Feltre, i ladri svaligiano sei abitazioni di sera: bottino ingente, aperta una cassaforte
Esperti, agilissimi, attrezzati di tutto punto e scatenati. Venerdì pomeriggio pesante sul piano della sicurezza in città con una banda che ha preso di mira almeno sei abitazioni sparse in diversi quartieri della città mettendo insieme un ingente bottino fatto di gioielli, ori e denaro contante.
Fatale la fascia oraria dalle 18 alle 20, complice la serata prefestiva che magari ha trattenuto fuori le persone per un aperitivo e per una serata al ristorante e ovviamente il buio che ha agevolato le mosse dei malviventi.
Da Farra, alla zona di via Anconetta nei pressi del supermercato Prix passando per il Boscariz, i ladri sono entrati in azione scalando muri, forzando finestre e buttando all’aria camere da letto e cassettiere alla ricerca di oggetti di valore.
Forzata con la mola a disco anche una cassaforte che conteneva parecchio denaro contante e altri oggetti di valore. Insomma, un pessimo ritorno a casa per alcune famiglie che si sono trovate l’abitazione rivoltata come un calzino e alle quali non è rimasto altro che chiedere l’intervento dei carabinieri.
I militari della compagnia di Feltre hanno eseguito già venerdì sera i sopralluoghi nelle case colpite, mentre oggi c’è stato il via vai di proprietari e inquilini alla caserma di via Montegrappa per presentare formale denuncia.
Di sicuro quella entrata in azione venerdì è una banda esperta e ben organizzata tanto da fare sospettare che ci fossero due “squadre” in azione visto il numero di abitazioni prese di mira in una fascia oraria tutto sommato ristretta.
I malviventi hanno raggiunto senza problemi i piani superiori utilizzando qualsiasi appiglio come il tubo della grondaia nel caso del colpo messo a segno in via Alpago Novello, poco distante dal supermercato Prix. Sul muro restano i segni delle scarpe. Poi con l’uso di semplici cacciaviti hanno forzato una finestra, in qualche caso senza neanche danneggiare la serratura, trovando via libera nelle diverse abitazioni.
«Quando sono rientrato ho trovato tutto l’appartamento sottosopra», commenta una delle persone colpite. «Hanno fatto una selezione degli oggetti da rubare puntando sugli ori senza prendere alcuni orologi. Probabilmente quando sono tornato a casa e ho parcheggiato l’auto erano ancora in casa perché ho trovato ancora un cassetto chiuso in una stanza dove avevano ribaltato tutto. Mi spiace perché avevo degli oggetti della mia compagna deceduta due anni fa che mi erano molto cari. Ricordi che ora sono perduti».
Giù di corda il vicino di casa, che al suo rientro, ha trovato l’abitazione completamente nel caos con l’aggravante della cassaforte aperta come una scatoletta di tonno per depredare il contenuto fatto di una bella somma in contanti: «Un vicino dice di avere sentito il rumore simile a un trapano, ma da questo a pensare che fossero i ladri ce ne corre. Non me la sento di dargli delle colpe. Certo ho subito un bel danno».
Le cose non sono andate molto diversamente nelle altre abitazioni prese di mira come in via Jacopo Facen al Boscariz e a Farra: serrature forzate, cassetti aperti e contenuto sparso nella stanza, quadri spostati e quel senso di impotenza che pervade chiunque veda violata i luoghi che ritiene più sicuri. Naturalmente il raid fa alzare la soglia dell’attenzione alle forze dell’ordine.
Un primo segnale si era verificato qualche giorno fa con alcune segnalazioni a Quero. Non è detto che si tratti della stessa banda, di sicuro il raid è stato pianificato con cura, probabilmente verificando le abitudini dei proprietari così da scegliere quelle abitazioni dove era più alta la probabilità di non trovare nessuno e avere campo libero.