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Al via la campagna per la prevenzione della bronchiolite: profilassi gratuita per i bambini fino ai sei mesi

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Il virus respiratorio sinciziale (Vrs) è la principale causa di bronchiolite nel primo anno di vita, tanto che l’azienda sanitaria lo considera «particolarmente pericoloso per tutti i neonati e i lattanti con un’età inferiore ai 6 mesi all’inizio della stagione epidemica che va da novembre a marzo».

Ed è per questo che da lunedì 4 novembre parte in tutta la regione la campagna di immunoprofilassi con l’anticorpo monoclonale Nirsevimab che, si legge in una nota dell’azienda sanitaria, «ha dimostrato di essere sicuro e di poter ridurre dell’80% le infezioni respiratorie da Vrs che richiedono assistenza medica e del 77% quelle che richiedono l’ospedalizzazione».

«Questa campagna – commenta l’assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi –, è un atto di rispetto verso le nuove generazioni e di attenzione verso le famiglie per garantire loro serenità in uno dei momenti più belli della storia genitoriale».

L’iniziativa è rivolta a neonati e bambini nei primi sei mesi di vita in Friuli Venezia Giulia. Il Nirsevimab offerto gratuitamente anche ai bambini tra 6 e 24 mesi che presentino fattori di rischio come, per esempio, cardiopatia congenita emodinamicamente significativa (con o senza cianosi), immunodepressione primitiva o secondaria, malattie metaboliche, malattie neuromuscolari, broncodisplasia grave; patologia respiratoria grave, fibrosi cistica, trisomia 21, sindromi genetiche e/o malformazioni congenite con possibile compromissione respiratoria, pazienti in cure palliative, nascita prematura con storia clinica significativa su indicazione della Neonatologia di riferimento.

Secondo l’assessore, «la scelta di ampliare le profilassi somministrate ai neonati è parte integrante di una visione che inserisce ogni persona in un progetto di salute personalizzato e attento alle singolarità. Sappiamo che il virus sinciziale è responsabile di oltre il 60% delle infezioni respiratorie acute e che queste sono in aumento in Italia e in Europa. Per questo si è deciso di utilizzare l’anticorpo monoclonale Nirsevimab».

I neogenitori potranno chiedere tutti gli approfondimenti del caso ai Pediatri di libera scelta, ai sanitari dei servizi di vaccinazione pediatrica, ai punti nascita e alle neonatologie della regione.

Seguendo le indicazioni dell’Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome sulle attività per l’accesso universale dei neonati all’immunizzazione passiva contro il Vrs, i servizi daranno la priorità ai bambini nati a partire da novembre e nei 100 giorni precedenti (inclusi), oltre che, come detto, ai soggetti con età inferiore ai 24 mesi considerati fragili sulla base di specifici criteri medici.