Picchiato e rapinato in Viale a Trieste assieme alla fidanzata: due arresti. Ecco cos’è successo
Una rapina con pestaggio in piena notte, in centro. E un doppio arresto di due trentenni di origine straniera, uno kosovaro e l’altro albanese, finiti ora in carcere al Coroneo.
Doveva essere una serata tranquilla come tante. Immaginiamo una coppia: un uomo e una donna che escono, vanno a cena e poi a bere un bicchiere in compagnia, forse anche di amici, chissà, e pazienza se si tira tardi che tanto il giorno dopo inizia il weekend. Fanno serata, insomma, e poi raggiungono l’auto per ritornare a casa.
Venerdì notte, viale XX Settembre, angolo via Strehler, di fronte al teatro Rossetti. Sono circa le quattro del mattino quando la coppia, dopo aver trascorso qualche ora in uno dei locali della zona, viene avvicinata da due individui dall’accento marcatamente balcanico. Sono aggressivi, fanno sul serio. Vogliono soldi, vogliono i cellulari.
Se la prendono con lui, l’uomo, un triestino di 46 anni. Non sappiamo se quest’ultimo oppone resistenza, cioè se reagisce e tenta in qualche modo di allontanare gli sconosciuti. Se cerca di difendersi e di proteggere la donna che lo accompagna.
Quel che è certo è che la situazione degenera. I due rapinatori lo spintonano, lo prendono a pugni e a calci anche alla testa. Poi gli rubano il telefonino, il portafoglio e le chiavi. E fuggono dileguandosi rapidamente lungo le vie limitrofe. La scena dura pochi istanti.
Il quarantaseienne si rialza, dolorante e sotto choc. La compagna è terrorizzata. Chiamano il 112.
Sul posto, nel giro di pochi minuti, arriva un’ambulanza del 118 che, a sua volta, contatta la Polizia di Stato. La rapidità dell’intervento si rivelerà fondamentale. Il triestino e la donna che è assieme a lui, nonostante quanto hanno appena subìto, sono in grado di fornire una descrizione piuttosto particolareggiata dei due aggressori. Ricordano abbastanza, insomma, per consentire agli agenti di avviare una veloce indagine. La coppia, da quanto risulta, riesce a dire anche qual è la direzione che i due malviventi hanno imboccato per scappare pochi minuti prima. C’è quindi una sorta di identikit e una zona dove cercare.
Le volanti si mettono a pattugliare immediatamente l’intera area perché c’è l’effettiva possibilità di rintracciare presto i due malviventi e arrestarli. La Polizia perlustra il Viale, soprattutto la parte alta, quella limitrofa al teatro Rossetti. E quella subito sopra: ed è lì, in alto, nei pressi dell’ingresso secondario del teatro, dunque in via Crispi, che i poliziotti notano due persone giovani che camminano sul marciapiede nel silenzio della notte. Sono da poco trascorse le quattro e ci sono solamente loro in giro. Dalle sembianze sembrano molto simili alla descrizione fornita poco prima dalla coppia.
La Polizia blocca i due. Gli agenti, vedendoli da vicino, capiscono che sono proprio loro, i ricercati. I sospettati vengono prima identificati: uno è un trentunenne nato in Kosovo, l’altro trentaduenne dell’Albania. Durante la perquisizione saltano fuori gli oggetti appena rubati al quarantaseienne. Cioè il cellulare, il portafoglio e le chiavi.
Scattano le manette. A quel punto la Polizia fa salire entrambi a bordo delle volanti per portarli negli uffici della Questura. Su indicazione del pubblico ministero di turno le due persone sono poi condotte in carcere al Coroneo in stato di arresto.
Ieri in tarda mattinata la Questura ha diffuso un comunicato stampa ufficiale sull’episodio, evidentemente preoccupante vista la brutalità: i due trentenni dovranno rispondere di rapina. La nota precisa che la vittima è stata colpita «con calci e pugni alla testa al fine di sottrargli il cellulare, chiavi di casa e portafogli contenente soldi e documenti».
Il quarantaseienne, successivamente, ha riconosciuto i due rapinatori.