L’annuncio di Zaia: «Dopo le Olimpiadi il villaggio verrà smantellato»

Non ci sono le condizioni affinché il villaggio olimpico resti in piedi dopo le Olimpiadi. E nemmeno che i container possano essere rimossi da Fiames e posizionati in altre aree della Conca ampezzana al termine della rassegna iridata.

In molti, a partire dagli albergatori di Cortina, speravano che il villaggio si potesse riconvertire in foresteria per i lavoratori dopo i Giochi Milano Cortina 2026.

Un’ipotesi che sembra perdere del tutto forza dopo le ultime dichiarazioni del presidente del Veneto, Luca Zaia, rilasciate a Radio Cortina e confermate nel pomeriggio da fonti vicine alla Regione: «All’inizio abbiamo tentato di fare un’operazione per mantenere almeno una parte del villaggio olimpico fisso per i lavoratori», ha dichiarato Luca Zaia.

«Poi c’è stata una posizione contraria a questa possibilità. E quindi ora si va al noleggio dei container: verrà realizzato un bel villaggio, poi verrà smantellato anche per evitare che la legacy sia una discarica di container».

«Verrà costruito e smaltito, ovvero smontato», prosegue il presidente . «I container saranno portati via, non so dove andranno a finire. Verranno forse venduti a chi li vuole tenere in azienda o in fabbrica, non so dirlo. Se ci saranno mutamenti su questo progetto, bisogna che qualcuno ci metta le risorse, oltre a capire chi propone questa cosa».

Il messaggio del presidente Zaia sembra chiaro: non esistono le condizioni per utilizzare le strutture del villaggio e, anche se dovessero cambiare i piani, serve che qualcuno avanzi una proposta concreta e soprattutto trovi le coperture finanziarie necessarie per gli spostamenti e i nuovi apprestamenti.

Proprio ieri mattina, l’Associazione albergatori di Cortina, aveva mandato una nota dove si dicevano a favore di un possibile mantenimento del villaggio: «Senza pretendere che possa costituire la panacea di tutti i mali», afferma Stefano Pirro, presidente dell’Associazione degli albergatori di Cortina, «la riconversione del villaggio olimpico in foresteria risolverebbe almeno in parte una criticità endemica per il nostro settore e giustificherebbe anche la spesa per il villaggio stesso».

«È una soluzione di cui beneficerebbe l’intera comunità ampezzana e l’industria turistica delle Dolomiti, soprattutto in vista dei grandi eventi futuri», prosegue il presidente Pirro. «Saremmo quindi molto felici se la prospettiva si realizzasse, tenendo ovviamente conto di tutte le esigenze anche burocratiche che tale soluzione andrà a comportare».

L’Assoalbergatori attualmente rappresenta oltre 40 strutture, il cui fabbisogno di capitale umano varia in base alla tipologia e ai servizi erogati. È stato stimato che, anche in virtù delle nuove aperture previste nel prossimo futuro, nella sola zona della Conca occorrerebbero circa un migliaio di posti letto per i professionisti impiegati nel comparto horeca.

Ma con le ultime dichiarazioni, la Regione sembra spegnere definitivamente qualsiasi possibilità di manovra sul tema.