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Cantieri e traffico, sulle strade del Canavese disagi senza fine

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CASTELLAMONTE

I lavori del grande acquedotto realizzato da Smat procedono spediti, ma le lamentele degli automobilisti per i tempi di percorrenza aumentati a dismisura se dall’Alto Canavese ci si vuole spostare verso Rivarolo o verso Ivrea passando da Castellamonte si susseguono una dopo l’altra e non è l’unica zona a essere interessata dai cantieri. Una buona notizia comunque c’è, perché è cominciata la riasfaltatura del tratto di Pedemontana che da Castellamonte conduce a Bairo e va verso Ivrea, lungo la sp 565.

Almeno per questo gli automobilisti possono essere contenti, perché i buchi e gli sbalzi che rischiavano di causare danni ai veicoli a ogni passaggio nell’arco di qualche giorno saranno completamente sanati. Resta, per ora, il traffico a senso alternato, che allunga inevitabilmente i percorsi di chi in un senso va verso l’Eporediese e nell’altro va verso Rivarolo e Torino. Si va dai 5 minuti, se si è abbastanza fortunati da trovare il semaforo verde e una coda contenuta, ai 15 se si è strada all’ora di punta al mattino e al pomeriggio, a Castellamonte come a Bairo.

Venerdì scorso a Sparone il presidente di Smat ha spiegato che i lavori procedono rapidi, sia per i tempi di consegna sia per creare meno disagi alla popolazione: «Comprendiamo le difficoltà e sono certo che i canavesani capiscano la necessità di questi lavori. Diversamente da altre opere simili stavolta abbiamo l’obbligo di concludere i lavori entro il 2026, pena la perdita dei fondi Pnrr con cui è in parte finanziata l’opera».

I cantieri in città

A Castellamonte, invece, sono iniziati i lavori di interramento dei tubi sulla sp 222, nei pressi di frazione Sant’Antonio e presto potrà esserne interessata anche la rotonda che porta verso Ozegna, i cui lavori erano cominciati nel settembre 2022 per poi essere stata inaugurata già a dicembre dello scorso anno. Il dubbio, ancora non chiarito, è se anche la rotatoria, realizzata meno di due anni fa con fondi pubblici di Città metropolitana, sarà nuovamente smembrata per consentire il passaggio dei tubi. Su questo punto interviene il sindaco di Castellamonte e consigliere metropolitano alla viabilità Pasquale Mazza: «Il confronto è aperto su tale questione e bisognerà comprendere quale sarà il tracciato delle tubature in questa zona».

Il canale scolmatore

Proseguono a ritmo serrato anche i lavori per ultimare il canale scolmatore, che proprio nei giorni scorsi ha messo al riparo dalle inondazioni il centro cittadino di Castellamonte. A fine luglio una parte dei lavori era stata danneggiata dai violenti temporali, causando danni per 63mila euro, poi gli interventi, ritardati appunto dal meteo, sono ripresi a pieno regime. «Lo scolmatore, anche se oggi è in fase di ultimazione, ha funzionato bene - prosegue Mazza -. Ha protetto il centro, che normalmente finiva sott’acqua. Il cantiere è ormai agli sgoccioli, sono in corso gli ultimi aggiustamenti. Poi organizzeremo un incontro per spiegarne la realizzazione e il funzionamento».

Il ponte dei preti

La viabilità in Canavese nei prossimi anni subirà un rinnovamento anche grazie al nuovo progetto, per cui si attende di conoscere la data di avvio, per il Ponte dei preti. Il dubbio di molti è se il cantiere del maxi acquedotto e quello per il rifacimento del ponte coesisteranno, causando ancora più disagi al traffico sulla Pedemontana «La progettazione è già stata approvata - continua Mazza -. Molto presto, con i sindaci dei territori interessati, daremo maggiori informazioni sullo stato dell’arte e sulle novità che interesseranno il Canavese. È certo, però, che i due cantieri non coesisteranno».