La variante di Arè non si inaugura: la strada è finita e Caluso attende
Caluso
Attesa per lo scorso settembre è in ritardo sul cronoprogramma previsto la realizzazione della variante di Arè, che, dopo la soppressione del passaggio a livello che taglia in due la popolosa frazione, collegherà la strada statale 26 della Valle d’Aosta con Caluso.
«La strada è finita»
Un disagio espresso da molti residenti della frazione: «La strada è finita, ma mancano le opere complementari. Vediamo il nero dell’asfalto steso da mesi - dicono due cittadini attenti - ma i lavori di completamento si sono interrotti. Nel cantiere, alle spalle dell’abitato di Arè, è tutto fermo da settimane. E non sappiamo il motivo. Almeno in via ufficiale. Ci risulta che anche il Comune non abbia ricevuto comunicazione in merito dall’Anas, a cui compete la realizzazione dell’opera. E noi siamo esasperati dalle lunghe code di tir e di auto che si formano al passaggio a livello».
L’Anas prende tempo
In effetti dall’Anas prendono tempo per dare una risposta, mentre la sindaca Maria Rosa Cena ha sollecitato un incontro con Rfi, Città metropolitana e Anas che dovrebbe tenersi tra una decina di giorni. «I lavori però non hanno subito uno stop- precisa Cena -. Mi risulta che l’impresa abbia avuto un problema di carattere tecnico che sta risolvendo. Intanto vanno avanti spediti i lavori per la pista ciclopedonale».
La realizzazione della variante, lunga circa 3,2 km, consentirà di bypassare la frazione di Arè e di sovrappassare la linea ferroviaria Torino-Aosta, il canale di Caluso e la strada comunale per Arè, per poi riconnettersi al tessuto viario in corrispondenza dell’attuale innesto a “T”, sostituito con una nuova rotatoria ad ovest della circonvallazione di Caluso nei pressi del centro abitato.
Un’opera per la sicurezza
Al fine di aumentare la sicurezza dell’attuale itinerario, il progetto ha visto la sostituzione degli incroci con semaforo, fra la statale 26 e le strade provinciali 85 (al km 13,280) e 53 (al km 13,943), con la costruzione di due intersezioni a rotatoria. Tra le opere principali vi sono poi il viadotto sul canale di Caluso e sulla strada comunale di Arè, lungo 28 metri, e il viadotto sulla linea ferroviaria Torino-Aosta, lungo 60 metri.
Il tratto di strada ammodernato e la variante sono costituite da due corsie, una per ogni senso di marcia, della larghezza di 3,75 metri ciascuna e da due banchine di 1,50 metri.
Tassello dopo tassello l’area del calusiese a sud, in direzione di Chivasso, sta cambiando volto per quanto riguarda le infrastrutture viarie.
Soppressione dei passaggi a livello
Interventi che vanno a coincidere con la soppressione dei passaggi a livello: il primo sarà proprio quello che taglia in due la frazione Arè. Per consentire l’avanzamento dei lavori, l’Anas, che finanzia l’opera con 30 milioni di euro, nel marzo dello scorso anno, aveva programmato la chiusura al transito di un tratto di circa 500 metri tra le rotatorie di località Pozzo ed Ex Fornace, nel Comune di Chivasso.
La limitazione si era resa necessaria per ripristinare e ammodernare l’attraversamento idrico al di sotto della statale in corrispondenza della Gora di Chivasso. Di pari passo stanno per concludersi i lavori della pista ciclopedonale a ridosso del passaggio a livello.
Il tracciato parte all’altezza dei binari e prosegue diritto verso la rotatoria di Corso Torino per poi innestarsi all’altezza di via Olivetti. In questo modo la frazione di Arè si avvicina al capoluogo. Chi si sposta in auto, una volta chiuso il passaggio a livello, dovrà invece imboccare la variante.