La sottopongono a una dieta rigidissima e la privano di ogni contatto sociale tranne le lezioni di danza: a 17 anni pesa 28 kg, genitori sotto processo

I suoi genitori sono sotto processo a Perth, in Australia, per gravi negligenze nei suoi confronti. La storia la racconta il Daily Mail ed è quella di una ragazzina che avrebbe vissuto in condizioni di forte malnutrizione e isolamento. Vegana e istruita a casa, è stata sottoposta a una dieta rigidissima e le sono sempre state consentite pochissime interazioni sociali. La 17enne poteva frequentare solo lezioni di danza. Le accuse affermano che la giovane, poco prima di compiere 17 anni, pesava solo 28 kg per 147 cm di altezza e mostrava segni di grave malnutrizione.

A esprimere preoccupazione alla madre è stata per prima la maestra di ballo ma per tutta risposta ha ricevuto uno “sta benissimo”. Oltre ai problemi fisici, la 17enne viveva in una condizione mentale infantile: seguiva programmi per bambini e per il diciassettesimo compleanno le sarebbe stata regalata una Barbie. Nonostante fosse chiaramente nell’età della pubertà, non aveva mia avuto il ciclo: suo padre sarebbe arrivato a falsificare la sua carta d’identità per fare credere che avesse 14 anni. Quando le autorità per la protezione dei minori sono intervenute, hanno dovuto attendere quattro mesi prima di ottenere dai genitori il permesso di sottoporre la figlia a una visita medica.

Dopo pressioni sempre maggiori e dopo aver fatto presente che la 17enne rischiava un arresto cardiaco a causa della magrezza (informazione che il papà “ha deriso”), la ragazzina è stata portata da un medico. “Gravamente preoccupato”, il dottore ha spinto i genitori a portare la ragazzina al Perth Children’s Hospital per un ricovero di emergenza. La diagnosi? Stato di malnutrizione di quarto grado. La giovane stata ricoverata per 50 giorni e non solo ha ripreso peso ma è cresciuta anche in altezza. Durante il processo, i genitori hanno difeso le proprie azioni sostenendo che la ragazza fosse semplicemente “snella di natura” e di non volerla sottoporre a visite e ad esami specifici visto che era già sotto stress “per la perdita del gatto”. L’insegnante di danza che per prima ha segnalato le sue preoccupazioni ha dichiarato in aula che la sua allieva sembra sempre più “piccola e debole”. Il processo è ancora in corso.

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