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Dalla rassegna stampa con Lercio alla riunione di redazione aperta a tutti: torna il Fake News Festival a Udine

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«Perché parlare ancora di fake news? L’attualità di tutti i giorni ce lo impone. Dalle elezioni alla propaganda, dai conflitti globali alla salute pubblica, dalle discriminazioni all’intelligenza artificiale. La nostra capacità di riconoscere ciò che è vero da ciò che è falso è ora più che mai messa alla prova. Serve una svolta, nella cultura pubblica e in quella personale. La chiave è allora piantare semi di pensiero critico, da far germogliare nella nostra quotidianità, davanti a una notizia, un’opinione, una decisione. Con questo festival vogliamo disseminare strumenti di pensiero critico e libero. Per non dover più parlare di fake news».

Così il curatore Gabriele Franco presenta la terza edizione del Fake News Festival, il primo e unico festival in Italia dedicato alle fake news, in programma a Udine dal 14 al 17 novembre. Una rassegna che, anno dopo anno, è sempre più un’occasione imperdibile per analizzare e comprendere un presente sempre più complesso.

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I temi del festival

Dalle guerre all’emergenza climatica, dai grandi flussi migratori all’escalation delle discriminazioni: la società cambia velocemente e l’unica bussola per potersi orientare è sapere fare buon uso del pensiero critico.Per questo, l’edizione 2024 offre un cartellone di eventi ancora più ricco e variegato. Discriminazioni, intelligenza artificiale, bournout, lotta al patriarcato, alimentazione vegana, letteratura, sport, educazione e scuola sono solo alcuni dei focus proposti da una rassegna che non perde mai di vista il valore e la qualità dell’informazione veicolata dai diversi mezzi di comunicazione. Organizzato dall’associazione Prisma APS, la manifestazione è realizzata grazie al sostegno di Regione Fvg, Fondazione Friuli, Fondazione Paolo Petrucco e Camera di Commercio Pordenone-Udine, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Udine e con il patrocinio dell’Università degli studi di Udine e dell’Ordine dei Giornalisti Fvg.

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Tutti i numeri

Sedici gli appuntamenti aperti al pubblico, con due incontri per le scuole, uno rivolto a universitari e imprese, numerosi eventi accreditati per la formazione continua dei professionisti, oltre a due appuntamenti dedicati al ruolo dell’educazione nella lotta alla fake news. Dieci le location coinvolte, con due serata a teatro e la proiezione di un documentario. In totale più di sessanta gli ospiti coinvolti, tra giornalisti, attiviste, avvocati, docenti e formatori, ma anche scrittrici, influencer e celebri gruppi comici. A loro il festival affida il compito di analizzare insieme al pubblico e di leggere con occhi nuovi la realtà, con l’obiettivo di stimolare lo sviluppo del pensiero critico e diffondere competenze e strumenti per informarsi al meglio in ogni ambito. Con loro si parlerà di “nuova” informazione, economia, alimentazione, lavoro, donne e società.

Tra i numerosi temi al centro di incontri di grande interesse e coinvolgimento, nei quali al pubblico sarà offerta un’importante occasione di riflessione a più voci, ci sono le discriminazioni sempre più diffuse e la grande sfida dell’intelligenza artificiale. Non mancheranno i momenti di intrattenimento,conditi con la satira e animati da comici irresistibili,per sorridere del mondo che ci circonda usando l’ironia come nuova chiave di interpretazione.

La riunione di redazione del Mv

La terza edizione del Fake News Festival partirà subito a marcia ingranata. Giovedì 14 novembre alle 11, al Bar Adoro Caffè in piazza Venerio un appuntamento unico nel suo genere, in collaborazione con il Gruppo NEM: “La riunione del Messaggero Veneto... con i lettori”. Per l’occasione, i redattori del Messaggero Veneto “traslocheranno” per portare in centro la riunione di redazione, per mostrare ai lettori come nasce il giornale di domani e per spiegare come sono cambiati il lavoro del giornalista e il modo di fare informazione locale. Il tutto sorseggiando un buon caffè.