ru24.pro
World News in Italian
Октябрь
2024
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
25
26
27
28
29
30
31

Migranti, minacce al giudice Silvia Albano. La solidarietà di La Russa. Nel mirino anche Giulia Bongiorno

0

Episodi di gravi minacce avvelenano il clima già infuocato intorno alla questione migranti, ne sono state oggetto sia il giudice Silvia Albano, tra i magistrati che hanno firmato i decreti contro i trattenimenti dei migranti in Albania, sia la senatrice leghista Giulia Bongiorno, avvocato difensore di Matteo Salvini nel processo Open Arms. I due casi sono stati denunciati rispettivamente da Magistratura democratica, di cui Albano è presidente, e Lega.

Le minacce di morte al giudice Silvia Albano

Albano, secondo quanto riferito, ha ricevuto decine di messaggi di minacce sulla propria mail e sulla mail e i social di Md. Alcuni con auspici di morte: “Magistrato militante e corrotto spero che qualcuno ti spari molto presto, sarà un giorno di gioia e festa”. Albano ha sporto denuncia presso la Procura di Roma e, dopo l’apertura, il fascicolo verrà trasmesso per competenza ai magistrati di Perugia. Da Magistratura democratica hanno puntato il dito contro “la campagna di discredito che è stata scatenata contro i magistrati romani e in particolare contro Silvia Albano ha contribuito a costruire un clima di contrapposizione, di odio, trasceso infine in gravi minacce alla sua incolumità e alla sua vita” e hanno tirato in ballo anche i colleghi di Magistratura indipendente, la cui responsabilità sarebbe quella di non aver firmato la “sottoscrizione della richiesta di apertura di una pratica a tutela nei confronti dei giudici del Tribunale di Roma”. Il comunicato si conclude “richiamando alle proprie responsabilità chi alimenta il discredito e l’odio nei confronti delle istituzioni e delle persone” e con una notazione sul fatto che minacce che in alcuni casi sono state rivolte anche ai pm del processo Open Arms.

Nel mirino anche Giulia Bongiorno, avvocato di Salvini nel processo Open Arms

Anche gli avvocati della difesa di Salvini, a partire da Bongiorno, però, sono stati oggetto di gravi minacce, denunciate dal Carroccio senza entrare nel merito del contenuto. Le minacce, si legge in una nota del partito, “hanno subìto una moltiplicazione preoccupante dopo l’ultima udienza di Palermo, nella quale è stata sbugiardata Open Arms“. “Ad avvelenare ulteriormente il clima – prosegue il comunicato – alcuni interventi come i gravissimi video di Oscar Camps che sui social ha attaccato direttamente Bongiorno, alcuni commentatori di rilevanti giornali italiani che hanno aggredito l’avvocato di Salvini sul piano personale (contestandole addirittura le origini siciliane e persino il suo cognome), oltre alla crescente tensione tra politica e toghe quotidianamente alimentata dagli interventi della Anm”. “Ci auguriamo che, in tutti i soggetti – conclude la Lega – prevalgano il senso di responsabilità e di rispetto della legge e delle istituzioni che negli ultimi giorni è venuto a mancare”.

La Russa: “Ingiustificabile, confronto civile e rispetto non devono mai venire meno”

Tanto Albano quanto Bongiorno hanno ricevuto solidarietà, con la differenza che per la prima sono state trasversali, per la seconda no. Tra gli altri, da destra vicinanza ad Albano è stata espressa sia dal presidente del Senato, Ignazio La Russa, sia dal vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, che hanno sottolineato come le differenze di vedute e posizioni non debbano mai travalicare “il confine del confronto civile”. “Esprimo la totale solidarietà, mia personale e del Senato della Repubblica, alla giudice Silvia Albano”, ha scritto sui propri social La Russa. “Condanno con la massima fermezza tali intimidazioni che mai possono trovare alcuna giustificazione”, ha proseguito il presidente del Senato, ricordando che “circa un anno fa, rispondendo positivamente a un loro cortese invito, ho partecipato molto volentieri al congresso di Magistratura democratica che si teneva Napoli”. “Ritenevo e ritengo tuttora che il dialogo e l’apertura all’ascolto, a ogni livello, siano valori irrinunciabili e imprescindibili. Si possono avere idee e opinioni diverse, ma mai – ha avvertito – devono venire meno il confronto civile e il rispetto reciproco”.

Rampelli: “Solidarietà, la destra rifiuta il clima d’odio”

Anche Rampelli ha voluto esprimere solidarietà ad Albano. “Ci auguriamo che si sappia presto da chi provengono le minacce, in modo tale da agire di conseguenza. Analizzare e obiettare sulle sentenze è diritto di ogni cittadino, ma travalicare il confine del confronto civile è inaccettabile”, ha detto il vicepresidente della Camera, sottolineando che “noi riteniamo che la sezione del Tribunale di Roma che si occupa di immigrazione non abbia gli strumenti né le competenze per giudicare sicuro o insicuro un Paese e al massimo possa esprimersi su singole violazioni di legge a danno di una persona, pertanto confermiamo che la giudice Silvia Albano avrebbe dovuto astenersi dal prendere con i suoi colleghi una decisione cosi rilevante”. “Il dissenso è il sale della democrazia, come dimostra Giorgia Meloni continuamente attaccata dalle opposizioni, ma quei circuiti collaterali che bruciano in piazza manichini che la raffigurano non hanno nulla a che vedere con la critica politica e sbaglia Magistratura democratica a trarre queste conclusioni. Non c’è nessun clima d’odio alimentato dalla destra, ma solo una legittima critica supportata da giuristi con sensibilità opposte a quella della corrente di Md. La colpa delle minacce – ha concluso Rampelli – è unicamente dei meschini che le fanno”.

L'articolo Migranti, minacce al giudice Silvia Albano. La solidarietà di La Russa. Nel mirino anche Giulia Bongiorno sembra essere il primo su Secolo d'Italia.