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“ON AIR!” – CARINA: “Juric sente puzza di bruciato”, FERRAZZA: “Molto concreta l’ipotesi di un ritorno di De Rossi”, TORRI: “Mentalità vincente è un concetto vuoto”, CORSI: “Come si trasformano in bestie delle pecorelle?”

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ULTIME NOTIZIE AS ROMA – Prosegue il nostro appuntamento giornaliero dedicato al variopinto mondo delle radio romane. On Air, la rubrica più copiata (e incollata) del web, è un viaggio per le frequenze più ascoltate dai tifosi giallorossi a caccia di pensieri, notizie, indiscrezioni e qualche nota di colore. Buon divertimento!

Gianluca Piacentini (Rete Sport): “Ieri c’è stata la vera presentazione di Juric, perchè quello visto fino a ora era il fratello buono. Ieri ci ha fatto ricordare l’allenatore che avevamo apprezzato, con distacco, quando allenava il Torino. Giocatori preoccupati dopo le parole di Juric? Ma che gli frega, a 4 milioni netti…al massimo li fischiano allo stadio la domenica…se la fanno passare abbastanza rapidamente. Tanto qua si sta tanto bene: sono ben pagati e ben trattati, quindi tutto a posto no? Tanto la mediocrità in cui siamo finiti li riguarda relativamente…”

Checco Oddo Casano (Rete Sport): “I giocatori non si stanno rendendo conto di quello che c’è fuori…ho il sentore che dentro lo spogliatoio vivano in una torre d’avorio e che della contestazione e che vengano fischiato non gliene frega niente…questo è quello che emerge dal campo, ma anche da quello che dicono. Loro hanno vissuto di tre anni di “vi sosteniamo a prescindere“, e si sono seduti su questo atteggiamento. Poi è arrivata la scossa, e nessuno è stato in grado di interpretare questa scossa. Ma ancora che vanno sotto la curva a fine partita? Ma che ci vanno a fare a salutare? Il tifoso si sente preso in giro: non vinci una partita manco per sbaglio e me vieni a salutà?…”

Fabio Petruzzi (Rete Sport): “Io non penso che ai giocatori non freghi niente…loro non sanno come funzionava anni fa. Loro cercano di dare il massimo, sapendo che poi finisce lì…oggi è andata così, vediamo la prossima. Una volta invece, se perdevi pensavi: “Caz*o, domenica prossima deve andare a fare risultato, e lo devo fare per forza…“…io di contestazioni ne ho vissute tante, e non vedevi l’ora di arrivare alla partita di domenica perchè non la vivevi bene. Quella che c’è oggi non è contestazione…”

Tiziano Moroni (Rete Sport): “Negli ultimi anni abbiamo cambiato 25 giocatori, magari il problema è che li hai comprati scarsi. Ma non come mentalità, proprio come giocatori. Molti di questi sono scomparsi, e non perchè non avessero mentalità, ma perchè non sono capaci, non sono nemmeno giocatori da Serie A. Mentre quelli bravi se ne sono andati via, e Mkhitaryan è uno…”

Mario Corsi (Tele Radio Stereo): “Ieri Juric le ha dette tutte quante insieme, perchè ha capito che o la va o la spacca…Lui all’inizio ha voluto fare l’allenatore che arrivava nella grande piazza, ma poi quando ha visto che figli di buona donna sono sti giocatori, ha capito che se qua non cominciava a dirgli che bisogna dare tutto e essere bestie, non si va da nessuna parte… Il problema è questo: come si trasformano una ventina di pecorelle in bestie?…”

Francesca Ferrazza (Tele Radio Stereo): “Juric ha ribaltato tutto, ha levato la maschera. Evidentemente è più di un rumors il fatto che la sua panchina sia in bilico. Ed è molto concreto il fatto che possano richiamare De Rossi, e non è un caso che Juric lo metta dentro i suoi discorsi mandando dei messaggi…lui dice “delle ultime 17 ne abbiamo vinte 3″, come per dire “non guardate solo quello che ho fatto io, ma anche chi ci stava prima di me“…Certe cose le aveva dette anche Mourinho prima e De Rossi poi. Il problema sono i giocatori, e gli allenatori sono completamente lasciati soli in balia dei giocatori. Non c’è nessuno che li protegge. Finché lasci solo Mourinho, figurati, ma se lasci solo De Rossi e Juric, vanno allo sbando…”

Lorenzo Pes (Tele Radio Stereo): “Juric si è tolto dal ruolo di pompiere. Se la Roma ha vinto solo due partite su dieci in questa stagione, diciamo che c’è più di qualcosa che non va ed è giusto segnalarlo. La mentalità? Non si allena fino in fondo, puoi lavorare sulla testa dei giocatori, ma poi dipende dai singoli, e la mentalità vincente non appartiene a questo gruppo. Tolti Dybala e Hummels, è gente che non sa cosa significa vincere. Ma il messaggio è giusto, anche se arrivato con colpevole ritardo. Io Juric me lo aspettavo così da subito, e invece è arrivato in punta di piedi. Ora si è accorto che non è andata bene, ha cominciato a sentire il fuoco sulla panchina e ha scelto di fare all-in. Se deve essere mandato via, almeno lo fa a modo suo…”

Marco Juric (Radio Manà Manà Sport): “Le parole dell’allenatore di ieri? Può essere plausibile questa interpretazione: davanti al canto del cigno, mette i giocatori davanti alla loro responsabilità. L’allenatore vuole fermare l’onda lunga del “è l’allenatore del Torino, non ha capito dove sta“. Se cominciano a essere tre gli allenatori che parlano di mancanza di mentalità, allora questa mentalità è veramente assente…”

Piero Torri (Radio Manà Manà Sport): “Juric non è un allenatore da smoking e da cravatta. Si è accorto che i baci e abbracci con cui ha trattato la squadra non hanno sortito gli effetti sperati, e dunque è passato agli schiaffi. Ora vedremo se la squadra darà segnali di vita, e il segnale è vincere stasera. Ieri con eleganza di dubbio gusto Juric ha messo in mezzo anche i risultati fatti da De Rossi in un’altra stagione, anche se forse non lo ha fatto apposta… Che poi che vuol dire mentalità vincente? E’ una cosa che non vuol dire niente…se tutti avessero la mentalità vincente, alla fine chi vince? E’ una parola vuota…”

Daniele Lo Monaco (Radio Romanista): “La storia della mentalità vincente riesce fuori solo oggi… La Roma è passata attraverso Mourinho, che se tutto il mondo gli riconosce un vantaggio è il fatto di saper dare la mentalità vincente alla sua squadra. Mou vuole solo vincere, e la Roma la mentalità vincente ce l’aveva, e infatti ha vinto. Poi è arrivato De Rossi che è uno che qualche trofeo lo ha alzato, e lui ha provato a tenere alta questa asticella, e secondo me c’è riuscito, sfiorando un miracolo. Ora arriva Juric e dice che questa squadra non ha la mentalità vincente…boh…mi lascia un po’ perplesso. Ieri ho sentito tanti tifosi che si sono esaltati, ma io non faccio parte di questa schiera…non sono entusiasta mai quando si cerca il facile consenso pubblico. Se sei bravo tu a trasmettere la mentalità vincente, vincono. Se non sei bravo, non vincono…”

Stefano Carina (Radio Radio): “Si è passati dal paradiso alla mer… perchè Juric ha cominciato a sentire puzza di bruciato. Questa comunicazione non piaceva alla piazza, che invece si aspettava lo Juric di ieri. Ora che ha cambiato comunicazione, e a me ieri non è dispiaciuto, vediamo se riuscirà a cambiare anche Roma. Lui però mi ha convinto poco quando ha detto di non aver chiesto a Dybala di rincorrere Bastoni, perchè può accadere una volta o due, ma se succede cinque volte e tu non glielo avevi chiesto, avresti dovuto dirgli “Paulo, ma dove vai?…“. Per il resto è stata una conferenza alla Juric, e ora mi aspetto una Roma che giochi a pallone e tiri in porta…”

Roberto Pruzzo (Radio Radio): “La formazione di stasera? Per l’amor di Dio…io sono un anti-turn over, però capisco pure che in certi momenti è necessario. La Fiorentina stasera ne cambia 11… Però è pericoloso, e speriamo che gli avversari non siano particolarmente forte. Su Juric ne ho sentite di tutte, che può tornare l’allenatore che c’era due mesi fa. I calciatori sono stati al riparo da tutto, ed è ora che si presentano anche loro…”

Nando Orsi (Radio Radio): “Una formazione così, ma vi rendete conto che giocatori ha la Roma? Sono davvero sorpreso, ed è dire poco. Una formazione così non la sentivo da una vita, sono giocatori di una pochezza di qualità assurda…ma questa è una partita di Europa League da onorare. Meno male che c’è Svilar…”

Tony Damascelli (Radio Radio): “La Roma è questa eh…forse sono l’unica non metterla nel giro, e non delle prime quattro, ma delle prime sei. La formazione di stasera è la formazione dei titolari che piace a tutti: Soulè, Le Fee, Baldanzi, Pisilli…E poi ci sono i reduci e sopravvissuti, che per me sono un peso per la squadra, e lo si è visto contro l’Inter, che improvvisamente diventano importanti per la squadra. Juric ha detto le cose che diceva Mourinho sulla personalità dei giocatori. Solo che se lo dice Juric, allora è un ruotino di scorta. Poi arriverà Allegri, Sarri o Klopp… Ma la verità è che l’organico è questo. Poi contro la Dinamo vincerai, perchè è una squadra di categoria, ma non esci dall’equivoco…”

Redazione Giallorossi.net

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