La denuncia di Luka Hein contro le “sirene” degli Lgbt: “Mi hanno convinta a cambiare sesso con l’inganno”
“E’ stato un intero movimento di ingannarmi perché mi hanno fatto credere di essere nata nel corpo sbagliato, non è possibile essere nati nel corpo sbagliato, noi siamo il nostro corpo e quindi dire che questo era sbagliato in me è stato il più grande tradimento che ha condizionato tutta la mia vita”. Sono le parole di Luka Hein la 22enne detransitioner americana alla conferenza stampa a Palazzo Vecchio a Firenze organizzata da Pro Vita & Famiglia Onlus in collaborazione col gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, per presentare il tour “Ingannata, perché nessuno è nato nel corpo sbagliato”, che all’età di 14 anni, in preda a un forte disagio identitario, secondo la sua testimonianza fu convinta da medici e psicologi a iniziare un percorso di transizione per cambiare sesso. Un percorso che culminò in una mastectomia a 16 anni. Una storia che vuole essere un messaggio per tutte le coetanee e i coetanei che possono vivere un momento di turbamenti interiori durante l’adolescenza.
La denuncia di Luka Hein contro le pressioni della comunità Lgbt
“Le cose andranno meglio, in particolare per i ragazzi giovani. Nel mio caso, la prima cosa è stata svegliarsi tutti i giorni sapendo di essere una donna. – ha continuato Hein – Come ti vesti, il lavoro che fai, tutto passa e tutto va avanti nessuno è nato nel corpo sbagliato, tu sei il tuo corpo, tu devi far pace con questa realtà per il tuo bene”. Luka ha deciso di tornare indietro da quella transizione. Ma questa esperienza l’ha segnata per tutta la vita, e ha lasciato in lei la voglia di portare la sua testimonianza: “Principalmente il sentimento che mi è rimasto è quello di voler parlare, parlare con le ragazze per aiutarne il più possibile”.
La storia della detransitioner americana
Luka Hein, detransitioner americana oggi 22enne che all’età di 14 anni, in preda a un forte disagio identitario scatenato dalla separazione dei genitori e dall’esperienza di adescamenti online, fu convinta dalla propaganda Lgbtq di essere “nata nel corpo sbagliato” e spinta da medici e psicologi a iniziare un percorso di transizione per “cambiare sesso” culminato in una mastectomia totale a soli 16 anni.
Dopo 4 anni di bombardamenti farmacologici a base di testosterone Luka capisce di essere stata totalmente ingannata sul suo reale stato di salute, e che quella che venne immediatamente diagnosticata come una disforia di genere era in realtà il sintomo di sofferenze psicologiche e disturbi comportamentali mai indagati dai clinici. Tornata in sé, oggi Luka Hein si è unita alla sempre più nutrita schiera dei “de-transitioner”, giovani spinti a cambiare sesso che tentano ora, per quanto possibile, di “tornare indietro” e denunciano il cosiddetto “approccio affermativo”: il sistema di menzogne che tramite i social, le scuole e operatori sanitari politicizzati sta spingendo migliaia di minori a disagio con se stessi a credersi “nati nel corpo sbagliato” senza indagare le reali cause delle loro sofferenze.
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