Hezbollah minaccia Netanyahu: “Non ti abbiamo ancora raggiunto, ma mancano giorni e notti…”
Hezbollah recapita una nuova minaccia a Netanyahu, dopo aver dichiarato di essere responsabile per l’attacco della sua casa a Cesarea sabato scorso. Era stato Muhammad Afif, responsabile delle nucleo militare sciita libanese, lo stesso che oggi si rifà sentire contro Bibi, ad aver rivendicato l’attacco alla dimora del Presidente israeliano in nome della “Resistenza islamica”. Nel comunicato del vicario islamista, Benjamin Netanyahu viene definito come un “criminale di guerra”.
La minaccia esplicita di Hezbollah a Netanyahu: ” ci divide il campo di battaglia”
“Gli occhi dei combattenti della resistenza vedono e le loro orecchie sentono, quindi se le nostre mani non ti hanno raggiunto questa volta, allora tra noi e te ci sono giorni, notti e il campo di battaglia”, sono le parole usate dal dirigente delle comunicazioni di Hezbollah, Muhammad Afif, che nel rivendicare l’attentato a Cesarea non disdegna ulteriori minacce nei confronti di Netanyahu. Una sfida esplicita, quella di Hezbollah, che rivendica la sua “piena, completa ed esclusiva responsabilità per l’operazione di Cesarea che ha avuto come obiettivo Netanyahu”.
Dopo le minacce a Netanyahu, Afif rifiuta la tregua
Muhammad Afif si è poi espresso sull’eventuale negoziato in Libano: “Non ci sarà una tregua sotto il fuoco israeliano. Quello avviato sotto il fuoco non può essere ripreso attraverso la politica”. Hezbollah non ha quindi alcuna intenzione di mollare la presa contro Israele e il suo primo ministro, come dimostrano tutte le affermazioni esternate da Afif in data odierna.
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