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Октябрь
2024

Meloni al G7 Sviluppo: “Italia in prima linea per la tregua e il sostegno al popolo di Gaza”

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Prima la telefonata con il presidente tunisino, per parlare di cooperazione, migranti e Piano Mattei, poi il messaggio video al G7 Sviluppo in corso a Pescara. E’ stata una giornata intensa, sul fronte degli Esteri, per il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi una conversazione telefonica con il Presidente della Repubblica di Tunisia, Kais Saied.

La premier a colloquio con Kais Saied

Il colloquio, avvenuto all’indomani della cerimonia di giuramento del Presidente Saied per il suo nuovo mandato alla guida della Tunisia, “ha costituito l’occasione per riaffermare la comune volontà di rafforzare il partenariato tra Roma e Tunisi e quello con l’Unione Europea” si legge nel comunicato. In tale quadro, “i due leader hanno discusso dei progetti concreti identificati nella cornice del Piano Mattei per l’Africa e della cooperazione migratoria, confermando la comune volontà di procedere all’organizzazione in Tunisia della seconda conferenza del Processo di Roma nel corso del prossimo anno” conclude la nota.

Meloni comunica al G7 Sviluppo il suo impegno su Gaza e il Medio Oriente

“Nei miei incontri” in Giordania e Libano “è emerso chiaramente che è necessario dover affiancare agli sforzi che stiamo portando avanti sul binario politico per un cessate il fuoco un binario parallelo umanitario, sul quale dobbiamo impegnarci con la stessa determinazione”, ha poi dichiarato la premier, Giorgia Meloni, in un videomessaggio inviato al G7 Sviluppo in corso a Pescara.

Ma le preoccupazioni riguardano tutta l’area del Medio Oriente: “In questo scenario così complesso e pieno di incertezza, penso che sia anche fondamentale sostenere il governo libanese, e aiutare le istituzioni libanesi anche nel loro processo di rafforzamento. È un messaggio che ho ribadito direttamente, nei miei colloqui, con il primo ministro Mikati, e anche su questo punto l’Italia è pronta a dare una mano quando fosse richiesto”. Ed ancora: la posizione italiana per la Siria “è molto chiara: occorre rivedere la Strategia europea e lavorare con tutti gli attori sul campo, per creare le condizioni affinché i rifugiati siriani possano fare ritorno in patria in modo volontario, sicuro e sostenibile”, ha detto la Meloni evidenziando la “complessa” situazione dei rifugiati siriani, resa ancor più difficile dall’attuale situazione.

Il sostegno al popolo di Gaza coinvolto nella guerra

Infine, Gaza: “La situazione  è ogni giorno più drammatica e i bisogni della popolazione sempre maggiori. Come sapete, l’Italia è stata da subito in prima linea nell’azione umanitaria: abbiamo attivato Nave Vulcano e lanciato un ponte aereo per assicurare cure mediche e assistenza ad oltre cento bambini palestinesi in Italia, e più di recente abbiamo dato vita all’iniziativa ‘Food for Gaza'”, ha aggiunto la premier.  “Dobbiamo lavorare affinché chi sceglie di tornare trovi condizioni che permettano un loro reinserimento. Anche per questa ragione abbiamo deciso di rafforzare la presenza diplomatica italiana a Damasco e di sostenere l’impegno che nella regione sta portando avanti in particolare l’Unhcr”, ha aggiunto Meloni, che ha ricordato come l’Italia abbia deliberato contributi pari a cinque milioni di euro per le attività di Unrwa in Cisgiordania e a sostegno dei rifugiati palestinesi in Siria, Libano e Giordania. “L’Italia rimane disponibile a sostenere progetti specifici dell’Agenzia, chiaramente a seguito di un controllo che deve essere scrupoloso per impedire qualsiasi forma di commistione con attività terroristiche”.

 

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