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Октябрь
2024

Catasto, il caso limite di Padova: i valori degli immobili più alti dei prezzi reali

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Padova è tra le pochissime città d’Italia in cui i valori catastali sono addirittura superiori ai valori di mercato degli immobili, anche se negli ultimi cinque anni il delta si è ridotto grazie alla crescita dei prezzi delle case. Un caso quasi unico in Italia – almeno tra le città medio-grandi – dovuto all’aggiornamento degli estimi realizzato nel 2004 dalla giunta Zanonato, troppo ligia all’epoca nel rispettare un’indicazione governativa.

Ecco perché i padovani hanno finora pagato un Imu più alta rispetto agli altri Comuni d’Italia (con l’esenzione ovviamente della prima casa), ma potrebbero essere maggiormente immuni dai riallineamenti previsti dal governo dopo il caso Superbonus.

È quanto emerge dall’analisi realizzata dal “Sole 24 ore” sulla base dei dati Nomisma e delle statistiche catastali. Una sperequazione che il governo – nonostante i richiami dell’Europa – non pare avere nessuna intenzione di sanare, mentre a Palazzo Moroni si auspica un provvedimento di equità fiscale: «Il sistema attuale è iniquo perché non tiene conto dei valori attuali di mercato.

Ci sono case che nascono come popolari e che nel tempo hanno acquisito un valore maggiore, così come case di pregio che si sono poi svalutate – sottolinea l’assessore ai tributi Antonio Bressa – È anche vero che altre città del Veneto hanno messo le aliquote Imu al massimo e noi no, proprio perché sappiamo che abbiamo le rendite più alte».

CASO LIMITE IN VENETO E IN ITALIA

Sono nove i capoluoghi in Italia (su 103) il cui il valore fiscale delle abitazioni ai fini Imu è più altro del prezzo medio di mercato: da Pordenone a Taranto, da Alessandria a Benevento, fino a Padova, che tra questi è il Comune con il maggior numero di abitanti.

Per essere precisi il valore medio catastale registrato nella città del Santo nel 2023 è di 147.372 euro mentre il valore medio di mercato degli immobili è di 164.076 euro. Il prezzo degli immobili è comunque salito rispetto a cinque anni fa, nel 2018, quando era di 134.321 euro.

L’altro caso limite, ma in senso inverso, è ovviamente Venezia, città in cui si paga l’imposta sugli immobili su un valore medio di 122 mila euro mentre le case valgono in media 260 mila, più del doppio. Così come avviene a Milano, dove a fronte di un catasto che racconta di un valore medio di 135 mila euro, poi gli immobili sul mercato costano in media 352 mila euro.

Tornando in Veneto una città come Verona, simile a Padova per dimensioni, vede un valore catastale di 125 mila euro mentre quello poi reale è di 165 mila. Mentre Vicenza paga le tasse in media su 94 mila quando la realtà indica un valore di 145 mila, e infine a Treviso il delta è da 95 mila a 160 mila.

L’IMU A PADOVA

Palazzo Moroni incassa annualmente circa 74 milioni di gettito annuale dall’Imu, a cui vanno aggiunti altri 10 di recupero dall’evasione. Ormai da molti anni l’Imu sulla prima casa non è dovuta. Fanno eccezione quegli immobili che sono accatastati con le categorie A1, A8 e A9, vale a dire ville, castelli, palazzi storici e di tipo signorile. Ovviamente poi l’Imu si versa per tutti gli altri immobili: uffici, negozi, terreni agricoli o edificabili, e ogni altro tipo di costruzione.

Il Comune può stabilire le aliquote, differenziandole poi per tipologia di immobili e casi particolari. A Padova si è deciso di favorire in particolare le locazioni a canone concordato, in modo da combattere così l’emergenza abitativa in corso.