A Masino il giardino possibile che rinaturalizza gli ambienti
CARAVINO. Il giardino possibile: semi per il giardino e per il mondo di domani. Era questo il filo conduttore scelto dal Fai per la Tre giorni per il giardino, appuntamento fisso dell’autunno, tra le più importanti manifestazioni florovivaistiche d’Italia, conclusasi ieri pomeriggio nel parco del castello di Masino, a Caravino. Dimostrazioni tecniche, laboratori, conferenze e incontri si sono susseguiti da venerdì a domenica. Entrare nel parco del castello di Masino alla Tre giorni equivale ad immergersi in un mondo incantato: piante, alberi da frutto, specie rare, ortaggi, rose antiche, curiosità, arredi e installazioni originali e senza tempo. Oltre cento gli espositori, che offrono una panoramica del meglio sul mercato, selezionati non solo per la bellezza delle creazioni, ma anche perché testimoni di pratiche innovative e sostenibili della cura del verde. Peccato, domenica, per la pioggerellina insistente che ha reso l’atmosfera nel parco decisamente autunnale seppure altamente suggestiva.
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Curata da Emanuela Orsi Borio, la Tre giorni ha visto climatologi, paesaggisti, agricoltori, agronomi, giardinieri ed altri esperti indagare e riflettere su come sarà la natura di domani. E come, quindi, poter anche agire ciascuno, seppure nel proprio piccolo, sulla scelta delle piante da seminare e coltivare, in modo da favorire la rinaturalizzazione e la gestione di ambienti naturali che possano svolgere funzioni di riequilibrio climatico ed ecologico. Nel corso della manifestazione, si è svolta la premiazione dei migliori vivaisti ed è stata presentata Anna Zegna come nuova madrina della Tre giorni per il giardino. Per l’esposizione più educativa è stato premiato il vivaio I fiori della Barisella di Momo (Novara), meritevoli anche i vivai come Guido Agnelli, Maurizio Feletig, Vaimaro. Segnalazione per Paolo Pozzo per l’uso del Qr code e menzione per l’istituto Gae Aulenti di Biella per una installazione educativa realizzata con alberi destinati al macero, da utilizzare per il corso di potatura da svolgersi sul posto. Il premio per la pianta più significativa è andato a Tillandsia, azienda florovivaistica di Vescovana (Padova) per aver presentato la Tillandsia pedicellata, una specie rara e poco commercializzata. Una menzione è stata assegnata a Meriania di Casatenovo (Lecco) per aver presentato la Lagerstroemia speziosa con una fioritura diversa da quelle classiche. Il premio per la collezione più significativa e meglio rappresentata è stato attribuito a Michael Schick di Bronnen, in Germania, per una straordinaria collezione di pomodori presentati in un suggestivo mandala. Menzione ad Allasia di Racconigi (Cuneo) per una inusuale collezione di gelsi. Il premio alla carriera è stato consegnato a Pier Luigi Priola di Treviso, uno storico espositore della Tre giorni da oltre trent’anni e con alle spalle 62 anni di carriera: è promotore di un modello di giardino armonico che unisce attenzione a paesaggio, suolo e biodiversità del territorio. Menzione per il Politecnico di Torino, presente alla manifestazione nell’ottica di una collaborazione tra mondo universitario e Fai come fondazione culturale.