Parte a Trieste il censimento della popolazione: uffici mobili in cinque piazze
L’ufficio mobile per il censimento permanente di quest’anno è la novità che permette alle famiglie selezionate a campione di chiedere informazioni e di compilare il questionario con l’aiuto di un operatore. Alla sua prima settimana di attività, il furgoncino, che si sposta in cinque piazze della città, «sta riscontrando un importante gradimento - specifica l’operatrice Stefania Benedetti -. Per lo più riceviamo richieste da persone anziane, ma anche più giovani, che dopo essere state accompagnate da noi hanno risolto velocemente la compilazione del questionario». Non solo la stesura del documento Istat, però, è la perplessità che spinge le persone ad avvicinarsi all’ufficio mobile, ma anche la necessità di capire quali siano i dati richiesti alle 7mila famiglie scelte a Trieste.
Nel dettaglio, la compilazione del questionario prevede l’inserimento delle credenziali presenti nella lettera inviata a casa, che spiega le procedure, la trasparenza del servizio e la finalità del censimento. «La risposta delle persone – spiega Alessandra Mlach, direttrice del Centro comunale di rilevazione – ricopre un valore fondamentale per scattare una fotografia della società attuale».
Ma quali sono nello specifico le domande del questionario? «Sul sito del Comune – continua Mlach – è possibile trovare un fac-simile privo di dati che mostra le domande. Molti si tranquillizzano nel vedere che nessun reddito né dati personali relativi a conti bancari sono richiesti per il censimento, ma soltanto dati generici sulla realtà familiare». A dispetto del 2023, quest’anno, in sole due settimane dall’inizio della procedura, si è ottenuto il 23,4% di compilazioni autonome, ovvero il 5% in più rispetto all’anno scorso. «Non possiamo ancora tirare le somme definitive – così Mlach – perché i termini di scadenza sono a dicembre, ma rispetto all’anno scorso possiamo dirci molto soddisfatti della risposta che la cittadinanza sta dando».
La scelta del numero di famiglie è determinata dai dati che gli uffici Istat scelgono come campioni rappresentativi che devono avere le stesse caratteristiche della popolazione, vala e dire «rispettare la percentuale tra uomini e donne presenti sul territorio – continua – gli aspetti socio-economici, anagrafici e di genere» per rappresentare al meglio l’intero tessuto sociale. Tra le tante domande «ci chiedono ancora come mai il censimento non viene più fatto una volta ogni dieci anni – afferma Mlach –. Anche i censimenti si sono adeguati ai tempi, oggi più veloci; hanno cambiamenti più rapidi e richiedono censimenti annuali per poter avere una fotografia aggiornata».
Piazza Unità, piazza della Borsa, piazza Sant’Antonio, Borgo San Sergio e piazza San Giacomo sono le cinque postazioni settimanali dell’ufficio mobile. Tra tutti questi, è il rione di Borgo San Sergio ad aver manifestato «molta diffidenza, non riscontrata invece nelle altre zone», in particolare rispetto a San Giacomo, rione nel quale l’ufficio mobile sarà presente mercoledì in concomitanza con il tradizionale mercatino. «L’ufficio mobile sicuramente sta dando i suoi frutti – spiega Benedetti – i dubbi vengono chiariti e tutti rispondono». È ancora presto, dunque, per sapere se ci saranno rifiuti o mancate risposte da parte delle famiglie prescelte, che spesso necessitano di ulteriori solleciti a causa dello smarrimento della lettera o per dimenticanza. «L’anno scorso hanno risposto tutti –specifica Mlach – e siamo fiduciosi che avvenga lo stesso anche quest’anno». —