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Migranti in Albania, Travaglio su Nove: “Il governo doveva sapere che è illegale. La colpa di Meloni? Aver detto che quella era la soluzione”

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“I giudici avevano preannunciato che sarebbe finita così perché bastava leggere il patto con l’Albania e i provvedimenti del governo per sapere che erano illegali“. Così Marco Travaglio ad ‘Accordi&Disaccordi’, il talk politico condotto da Luca Sommi su Nove con la partecipazione di Andrea Scanzi a proposito del caso dei 12 migranti, provenienti da Bangladesh e Egitto, rinchiusi a Gjader, dove erano arrivati mercoledì per essere sottoposti all’esame accelerato delle domande d’asilo in quanto provenienti da Paesi di origine che il governo considera sicuri e poi rimandati in Italia per decisione del tribunale di Roma sulla base di una sentenza europea. “Prima i provvedimenti erano illegali ai sensi della nostra Costituzione, dal 4 ottobre la Corte europea di giustizia ha fatto una sentenza a proposito di un moldavo espulso dalla Repubblica Ceca e ha ridefinito in senso restrittivo la lista dei Paesi considerati sicuri nei quali si possono rimpatriare i migranti che arrivano da quei Paesi. – ha spiegato il direttore del Fatto Quotidiano – La lista a me non piace perché è molto ristretta, ma comprende Capo Verde (da cui arrivano solo 5 migranti l’anno) e altri pochissimi Paesi, da cui però arrivano pochissime persone. Quindi dal 4 ottobre, già per quanto riguarda il trattenimento dei migranti in Italia, i giudici stavano applicando a manetta la sentenza europea, bocciando tutti i trattenimenti finalizzati a rimandare i migranti nei paesi d’origine non sicuri. – ha proseguito il giornalista – Era assolutamente certo al 100% che l’avrebbero fatto, non perché quelli erano in Albania, ma perché quelli provenivano dal Bangladesh e dall’Egitto, che sono nella lista dei Paesi non sicuri. È inutile che spieghiamo perché il Bangladesh, tra un golpe e l’altro e l’Egitto con Al Sisi sono paesi non sicuri, no?”.

Travaglio ha poi detto ancora, riferendosi al video in cui Giorgia Meloni accusava i giudici di fare politica per contrastare il governo in accordo con l’opposizione: “Quindi non è che i giudici l’hanno detto prima perché si erano messi d’accordo con la Schlein, figuriamoci se è in grado di fare un complotto, il complotto è una cosa troppo seria per il Partito democratico, lo hanno detto perché lo sapevano che non si poteva fare quella roba. Lo doveva sapere anche il governo, anzi secondo me lo sapeva anche il governo. Ma facciamo finta che non ci sia la sentenza europea, che i giudici italiani avessero avallato la deportazione di questi ben 16 migranti in un Paese dove ne sbarcano 1000 al giorno. Quindi? Portandone 16 in Albania con 1000 al giorno, che cosa avremmo risolto? Mi ricorda quel bambino che cercava di svuotare il mare col cucchiaino. Ma possiamo veramente chiamare ‘soluzione’ questo? Se non c’è una soluzione non è colpa della Meloni. La colpa della Meloni? Averci detto che quella è la soluzione. Perché è ovvio che la soluzione è europea: far sì che i Paesi che noi consideriamo insicuri diventino più sicuri. Firmare degli accordi con i Paesi di provenienza, ne abbiamo solo tre in questo momento, ma è un lavoro lunghissimo. Al momento non c’è una soluzione pret à porter, di certo non è quella dell’Albania”, ha concluso Travaglio.

L'articolo Migranti in Albania, Travaglio su Nove: “Il governo doveva sapere che è illegale. La colpa di Meloni? Aver detto che quella era la soluzione” proviene da Il Fatto Quotidiano.