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Le ombre dell’industria musicale sulla morte di Liam Payne: “Pochi giorni prima era stato scaricato dalla Universal”. Il padre in lacrime a Buenos Aires – VIDEO

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Un abbraccio collettivo nel silenzio, per mostrare vicinanza ai parenti addolorati. Fuori dall’hotel di Buenos Aires, dove pochi giorni fa è deceduto Liam Payne, una folla di fan ha accolto il padre Geoff, giunto sul posto per identificare il corpo del figlio. Visibilmente commosso, l’uomo si è fermato a leggere le dediche e i tributi che i migliaia di appassionati hanno voluto lasciare all’ex membro degli One Direction, in un momento di grande empatia ed emozione. “Siamo addolorati. Lui vivrà sempre nei nostri cuori e lo ricorderemo per la sua anima gentile, divertente e coraggiosa”, le poche parole rilasciate dalla famiglia, che ha chiesto la privacy necessaria per affrontare il lutto.

PAYNE È STATO ABBANDONATO DALLA SUA ETICHETTA – Secondo l’autopsia preliminare, “politraumatismi” ed “emorragie interne ed esterne” compatibili con “uno stato di incoscienza” sarebbero state le cause della caduta del 31enne nel vuoto, senza neanche tentare di proteggersi. Lo testimoniano la camera d’albergo in disordine, il televisore esploso, oggetti rotti e medicinali sparsi trovati a terra. Ma dentro la testa di Liam Payne, forse, c’era anche altro: le incertezze sul futuro, i problemi con l’ex fidanzata Maya Henry. E non solo. “Pochi giorni prima della sua tragica morte, è stato abbandonato dalla sua etichetta discografica, la Universal Music”, ha rivelato il Daily Mail. Un’altra tessera in un mosaico complesso e ancora incompleto.

Agli inizi, l’artista aveva firmato con la Sony come membro degli One Direction, conquistando le vette delle classifiche di vendita mondiali per un intero lustro. Dopo lo scioglimento della boyband nel 2016, aveva lanciato la propria carriera da solista attraverso un contratto con Capital Records, etichetta di proprietà di Universal. In quell’occasione, racconta sempre il quotidiano britannico, si dice che fosse “emozionato”. Giovedì sera, proprio la sua casa discografica aveva espresso sui social grande sgomento per l’accaduto. “Siamo devastati dalla tragica morte di Liam Payne. La sua eredità vivrà attraverso la sua musica e gli innumerevoli fan che ha inspirato e che lo adoravano. Mandiamo le nostre più sentite condoglianze alla sua famiglia e a chi voleva bene”, la nota pubblicata.

@istillknowyournumberrrr Liams dad at the hotel in Argentina… #liampayne #rip #sleeptight #devastating #goodbye #restinparadise #gonetoosoon #gonebutnotforgotten #geoffpayne #heartbroken #???? ♬ Fix You – ????????????

“DOV’ERA L’INDUSTRIA QUANDO LIAM NE AVEVA BISOGNO?” – Un grido di disperazione e una presa di consapevolezza: l’industria musicale non è un paradiso felice. A ricordarlo è stato un post pubblicato su Instagram da Sharon Osbourne, moglie di Ozzy ed ex giudice di ‘X Factor’. “Liam, sono addolorata. Ti abbiamo abbandonato. Dov’era l’industria quando ne avevi bisogno. Eri solo un ragazzino quando sei entrato in uno dei settori più duri del mondo. Chi era dalla tua parte? Riposa in pace amico mio”, ha scritto. Dichiarazioni forti che, dopo il caso Puff Daddy, gettano un ulteriore lente d’ingrandimento sui paradossi e le contraddizioni del mondo della discografia. A farle eco, stando ai tabloid anglosassoni, anche Rebecca Ferguson, seconda classificata dell’edizione di X Factor a cui parteciparono anche gli One Direction: “Payne sarebbe ancora vivo se quel giorno non fosse saltato su quel treno (le audizioni del talent, ndr)”. Una rabbia che anche l’ex star della competizione canora, Katie Waissel, ha riversato su Simon Cowell, produttore e fautore della creazione della boyband di ‘What Makes You Beautiful’: “Sono completamente a pezzi e completamente senza parole. Se Simon Cowell osasse rilasciare una dichiarazione sulla straziante e tragica scomparsa del mio caro amico Liam, sarebbe uno sciocco. Sappiamo tutti la verità… e mi assicurerò che venga fuori tutto”, ha tuonato. Che dietro la morte di Payne ci sia qualcosa di più grosso?

SIMON CONWELL: “SONO DEVASTATO” – Intanto, dopo aver cancellato la registrazione di ‘Britain’s Got Talent’, anche Simon Cowell ha pubblicato su Instagram un messaggio per Payne: “Non saprai mai come sentirti riguardo qualcuno finché non accadono cose del genere. Liam, sono davvero devastato. Addolorato. Mi sento vuoto. E voglio che tu sappia quanto ti voglia bene e quanto rispetto io abbia per te. Ogni lacrima versata è in tua memoria” le sue parole. E ancora: “È difficile da scrivere a parole adesso. Oggi sono uscito e ho pensato a quante volte siamo stati insieme. Volevo farti sapere cosa ho riferirò alle persone che mi chiederanno . Com’è Liam? Dirò che eri gentile, divertente, dolce, premuroso, talentuoso, umile, concentrato. E quanto amassi la musica. E quanto amore genuino provassi per i fan”. A ricordare Payne, tra gli altri, sono stati anche Ed Sheeran e David Beckham. “Mi mancano le parole”, ha scritto su Instagram il cantautore britannico; il calciatore, invece, ha descritto l’artista come un “uomo generoso e gentile”. Se nel grande mosaico della morte di Liam Payne ci siano ancora tessere da incastrare, tra intrecci e giochi sentimentali e di potere? Per adesso, ci si può solo affidare a congetture e ipotesi.

L'articolo Le ombre dell’industria musicale sulla morte di Liam Payne: “Pochi giorni prima era stato scaricato dalla Universal”. Il padre in lacrime a Buenos Aires – VIDEO proviene da Il Fatto Quotidiano.