ru24.pro
World News in Italian
Октябрь
2024

I russi tornano al castello e regalano una visita gratuita

0

Mazzè

Una visita gratuita al castello di Mazzè e al museo delle torture, in programma per domenica 20 ottobre: è il regalo che l’imprenditore russo Mikyel Lyubchenko, e la moglie Irina, proprietari del maniero fanno alla Pro loco, felici per aver potuto fare ritorno in Italia.

Lo rende noto l’assessora alla cultura Isabella Bellissimo che con la sezione storica della Pro loco aveva organizzato l’evento poi rinviato a causa dell’assenza dei proprietari.

«I proprietari del castello – spiega Bellissimo – sono originari della Russia e non riuscivano a ottenere il visto per rientrare in Italia, a causa della guerra con la vicina Ucraina. Poi la situazione si è sbloccata. In questi giorni sono al lavoro per una serie di urgenti interventi di manutenzione. Alcuni lavori erano già stati fatti lo scorso agosto. Poi la coppia era rientrata a Mosca per affari di famiglia. Mikyel e Irina mi hanno confidato di amare l’Italia e di voler vivere a Mazzè».

Acquistato il castello nel 2013, la coppia russa, con il benestare della Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici del Piemonte, aveva provveduto a una serie di lavori.

Avevano avviato un secondo intervento di restauro delle facciate e di messa in sicurezza dei merli. Poi si erano resi disponibili per l’organizzazione di eventi e per le visite guidate. Appassionata di arte e di moda Irina aveva promosso l’organizzazione di una sfilata di moda che si era tenuta nei giardini del castello e di una mostra. Intanto la Pro loco nell’ex municipio, a pochi metri dal castello aveva aperto il punto di informazione turistica.

Il castello di Mazzè, edificato su un edificio fortificato romano, risale al XIV secolo, legato alla leggenda di Ypa, la regina senza terra dei Salassi, e alle vicende dei conti di Valperga.

«Ai turisti piace – aggiunge L’assessora alla cultura – poiché possono visitare il museo delle torture, la sala gotica, il salone delle armi e del trono, perfettamente conservati. A ciò si aggiunge la scoperta di un legame con la dinastia dei Romanoff: i conti Brunetta d’Usseaux, che ereditarono il castello, erano imparentati con la principessa Vania Romanoff di Russia: la moglie di Eugenio Brunetta d’Usseaux, Caterina di Zeyffart, appartenente a un’antica e ricca famiglia russa, era proprietaria di enormi tenute in Ucraina. Fonti storiche assicurano che nel maniero soggiornò anche l’ultimo zar di Russia Nicola II. Ecco ritornare con i nuovi proprietari il fil -rouge che nel secolo scorso aveva unito le due nazioni».Lydia Massia