Prima casa in Friuli Venezia Giulia, il mercato è in ripresa
Compravendite nei primi nove mesi dell’anno diminuite del 3% rispetto al 2023 (calo in frenata rispetto al - 11,8% del raffronto 2022-23). Valore medio degli immobili per la vendita cresciuto del 3% e acquisti di prime case saliti di un considerevole 10%. In aumento anche il valore medio delle locazioni (+5%) in uno scenario regionale in cui hanno sempre più spazio le locazioni brevi a uso turistico che soprattutto a Trieste hanno determinato un aumento dei prezzi per gli appartamenti destinati alla locazione residenziale.
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L’osservatorio immobiliare
Sono dati che delineano «una buona vitalità del mercato» quelli forniti giovedì a Trieste dalla Fiaip per il Friuli Venezia Giulia nella presentazione dell’osservatorio immobiliare 2024 nella sala convegni del Savoia Excelsior Palace, alla presenza, tra gli altri, del presidente nazionale Gian Battista Baccarini, del sindaco Roberto Dipiazza e dell’assessore regionale alle Autonomie locali Pierpaolo Roberti.
Per la Federazione degli agenti immobiliari professionali c’erano anche il presidente regionale Stefano Nursi e i presidenti provinciali di Trieste, Filippo Avanzini, di Gorizia, Pierluigi Sardelli, di Udine, Luca Macoratti, e di Pordenone, Michele Marconi.
Alla presentazione ha partecipato anche Maria Teresa Innocente, responsabile Fvg el gruppo bancario Crédit Agricole.
Nella relazione introduttiva sull’andamento del mercato della casa Nursi parla, appunto, di «buona vitalità» anche a fronte di «una ridotta offerta del parco immobiliare in vendita». Rispetto al calo drastico (e secondo Nursi prevedibile) registrato tra il 2022 e il 2023, la diminuzione delle transazioni si è fermata al -3% e «c’è un trend positivo dei valori immobiliari, cresciuti mediamente del 3%».
Acquisti prime case: + 10%
Incoraggiante il 10% di aumento degli acquisti di prime case. «Le sfide da affrontare sono molteplici, così come i fattori che potrebbero condizionare l’andamento del mercato nei prossimi anni – rimarca Nursi –, dal recepimento della Direttiva Europea Green all’obiettivo, non rimandabile, di mettere mano al tema della rigenerazione urbana, alla necessità di prevedere piani strutturati di edilizia residenziale pubblica e sociale.
Non solo per dare risposta a quella parte della popolazione che fa fatica nel mercato ordinario, ma anche per alleggerire la pressione sul mercato locativo a fronte di un incremento importante delle locazioni brevi a uso turistico, che altro non sono che la risposta a una mobilità turistica che si sta modificando e ampliando, unita alla necessità dei proprietari di azzerare il rischio di morosità e di aumentare gli introiti. Il previsto ribasso dei tassi stimolerà il mercato per la fine del 2024 e i primi mesi del 2025». Un altro fattore da non trascurare è «l’inverno demografico, che muterà a breve offerta e richiesta dei clienti».
Trieste
Focalizzando l’attenzione sui singoli territori, quello dell’area triestina si conferma un mercato in espansione anche nel secondo e terzo trimestre 2024. «I prezzi crescono di uno-due punti percentuali, si contrae l’offerta oltre che per il mercato locativo anche per quello residenziale – è l’analisi di Avanzini –. Aumenta anche la domanda che negli anni scorsi era sempre rimasta stabile. L’aumento della domanda è dovuto anche al sempre più accentuato cambio di demografia in città.
Più del 50% dei nuclei familiari è costituito da un unico componente, un anziano su due vive solo, così come un residente su tre nella fascia tra i 30 e i 40 anni. Di conseguenza è sempre più richiesta la tipologia del mono o bilocale tra i 50 e i 70 metri quadri».
«Per quanto riguarda il mercato locativo – è l’aggiunta di Avanzini – gran parte dello stock di appartamenti destinati alla locazione residenziale classica e agli studenti universitari è stato spostato sul mercato turistico facendo aumentare non poco i prezzi di quelli disponibili».
Gorizia
Nell’Isontino si registra l’effetto benefico dell’evento del prossimo anno: Gorizia-Nova Gorica Capitale europea della cultura. Nel capoluogo «anche nel primo semestre dell’anno l’andamento del mercato è stato positivo e ci sono ragioni per confidare nella prosecuzione di tale tendenza – è la previsione di Sardelli – e questo non può che essere un effetto, estremamente positivo, di Go2025. La città piace, i turisti si vedono e a volte questi ospiti tornano e iniziano a ragionare su un acquisto immobiliare che diversi hanno già effettuato. Il successo del 2025 sarà una certezza, ma la domanda è: come si muoveranno i flussi turistici negli anni successivi?».
Udine
Quello di Udine rimane «un mercato immobiliare sano» secondo quanto sottolinea Macoratti che rileva anche «una maggiore richiesta da parte del mercato di immobili meno energivori». «Effervescente il mercato degli affitti che registra una forte richiesta, con la tipologia di contratto più stipulato che è il 3 anni più 2».
Pordenone
Pordenone, come evidenzia Marconi, si conferma «un mercato attraente soprattutto per chi cerca residenze primarie o seconde case in contesti più tranquilli». —
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