ru24.pro
World News in Italian
Октябрь
2024

Olimpiadi a Cortina, i primi alloggi per la polizia a novembre

0

Continua la trattativa per trovare una soluzione agli alloggi per il personale delle forze dell’ordine che sarà impegnato durante le Olimpiadi Milano Cortina 2026.

Federalberghi Belluno Dolomiti auspica e farà di tutto per trovare le prime camere entro metà novembre, ma l’Associazione degli albergatori di Cortina chiama a rapporto Mico sulla buona riuscita dell’operazione, nonostante le responsabilità siano del ministero dell’Interno.

La situazione

Esattamente due settimane fa, il prefetto Antonello Roccoberton aveva organizzato in Prefettura a Belluno un incontro tra i vertici delle forze dell’ordine, Fondazione Milano Cortina, Comune di Cortina e associazioni albergatori per trovare una soluzione al problema.

A lato della riunione, le parti avevano dichiarato che il passo successivo sarebbe stato quello di organizzare degli incontri tra le forze dell’ordine e gli albergatori presenti nel cluster olimpico per prenotare un blocco iniziale di camere. La prima fase avrebbe coinvolto solo gli alberghi che non avevano opzionato nessuna camera con Mico.

La seconda, invece, avrebbe preso in considerazione la percentuale di camere avanzate dalle strutture già sotto contratto con Mico.

A distanza di quindici giorni, però, non è stato fatto ancora nessun incontro e sembra che non ci sarà nessuna novità fino i primi giorni di novembre, quando invece si cercherà di andare a fondo.

Il cluster

Il cluster olimpico, ad oggi, tiene in considerazione solo alberghi da tre e quattro stelle nell’area di Cortina e del Cadore. Anche se, come confermato da Federalberghi Belluno Dolomiti, si sarebbe allargato alle strutture a due stelle. Ad oggi, le camere opzionate da Mico sarebbero l’85-90% per quanto riguarda la sola area di Cortina.

Di conseguenza, in questa prima fase, le forze dell’ordine dovrebbero lavorare sul restante 10%, ovvero le strutture che non hanno opzionato nessuna stanza con Fondazione. Verosimilmente, la percentuale si assottiglierà ancora, perché alcuni hotel vogliono garantire camere ai propri clienti.

Le dichiarazioni di Malagò

In una recente intervista, rilasciata ai quotidiani Nem di cui il Corriere delle Alpi fa parte, il presidente del Coni e della Fondazione Milano Cortina 2026, Giovanni Malagò, ha commentato: «Dal punto di vista giuridico, contrattuale e gestionale noi siamo del tutto esenti da questa responsabilità che, invece, è nelle mani del ministero di competenza». Dichiarazioni che hanno stupito le associazioni di categoria.

Associazione albergatori Cortina

«Il presidente Malagò ha recentemente confermato la bontà dei rapporti tra Fondazione e il ministero. E come quest’ultimo si stia a sua volta prodigando per cercare di arrivare a una soluzione favorevole. Cosa che speriamo tutti», afferma Stefano Pirro, presidente dell’Associazione degli albergatori di Cortina. «Mi auguro però che, a prescindere dagli aspetti legati alla sfera di competenza, Fondazione riveda la sua posizione di chiusura e decida di rilasciare alcune stanze, sempre nell’ottica della piena cooperazione finalizzata alla buona riuscita di un evento epocale per l’Italia e per il territorio ampezzano».

«Di fatto, per ora, abbiamo le mani legate», prosegue. «Stiamo valutando tutte le possibili soluzioni, ma purtroppo, al punto in cui siamo arrivati, è un problema che deve essere affrontato anche e soprattutto con gli alberghi che restano e con il ministero stesso che, ne siamo certi, farà di tutto per arrivare a un esito felice della questione e per evitare la precettazione, opzione che non voglio neanche prendere in considerazione. Siamo in attesa di visionare l’elenco aggiornato delle strutture del cluster che ad oggi hanno scelto di destinare le proprie stanze alle Olimpiadi con percentuali comprese tra il 60 e il 100% e anche, ovviamente, l’elenco aggiornato di quelle che ancora non hanno dato la propria disponibilità, perché è con queste ultime che si dovrà avviare un eventuale tavolo di confronto»

«Ci preme che non passi il messaggio secondo cui gli albergatori non si stanno spendendo per i Giochi», conclude. «Lasciateci lavorare e, pur non potendo fare miracoli, cercheremo di far fronte alle criticità nel miglior modo possibile. È mancato un piano strategico all’origine, è mancata una comunicazione efficace. Ora per aggiustare il tiro, serve uno sforzo condiviso».

Federalberghi Belluno Dolomiti

«Non abbiamo ancora organizzato nessun incontro perché stiamo aspettando da Fondazione Milano Cortina l’elenco completo di chi non ha contrattualizzato con loro, dovrebbe arrivare a giorni», afferma Walter De Cassan, presidente provinciale di Federalberghi. «Il primo passo, infatti, è partire da chi non ha opzionato camere con Fondazione. Più che altro, siamo in attesa di informazioni aggiornate, in modo da puntare sul sicuro con chi è attualmente libero da vincoli. Entro la metà di novembre spero e auspico di cominciare almeno a risolvere la questione, più che altro di avere più sicurezze. Non dico che troveremo tutte le camere, ma perlomeno avremo qualche sicurezza in più».