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Stanno già nascendo i #NoITWallet complottisti, convinti che «lo Stato ci spia»

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Un messaggio standard – che sta circolando su Facebook a mo’ di catena di Sant’Antonio – si sta diffondendo per provare ad attaccare l’introduzione di IT Wallet. Dice più o meno così: «Il governo potrebbe usare dati come patente e tessera sanitaria per monitorare e perseguitare i dissidenti. Ad esempio, potrebbe identificare e punire chi si oppone al regime, limitare le libertà civili e usare le informazioni per controllare e reprimere le opinioni e le attività. Proteggere la privacy dei dati è cruciale per prevenire tali abusi». Questa testimonianza è stata riportata da Michele Pesole, blogger che si occupa di tech e che ha realizzato un video ad hoc sul suo canale YouTube:

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Bufale su IT Wallet: le teorie dei complottisti

Ovviamente, IT Wallet non crea delle nuove identità digitali. E questo è bene evidenziarlo: il portafoglio digitale non fa altro che raccogliere, su un supporto diverso da quello cartaceo, dei dati personali che sono in qualche modo “emessi” da quello stesso Stato che viene accusato di essere una sorta di regime che vuole controllare e manipolare ipotetici “dissidenti”. Insomma, se lo Stato volesse davvero controllarci, non avrebbe di certo bisogno di un IT Wallet, dal momento che i database relativi alle patenti, alle tessere sanitarie e agli altri documenti di riconoscimento, sono già nella sua piena disponibilità.

Il messaggio sta circolando anche su X, dove IT Wallet viene assimilato al Green Pass:

«Il 23 ottobre un piccolo gruppetto di persone che avevano scaricato l’App IO riceveranno la nuova fregatura digitale chiamata IT Wallet. Dietro lo schermo di una apparente comodità si nasconde l’intento di sottoporre tutti a un controllo globale. È la stessa tecnica del green pass, di cui celebriamo oggi il terzo anniversario dell’infamia, estesa alla patente, alla carta d’identità, ai titoli scolastici e,in prospettiva, ai nostri soldi che vogliono trasformare in una valuta digitale controllabile a loro piacimento. Ci sono otto giorni da utilizzare saggiamente per cancellare la App IO. Non vi fate ingannare».

Ovviamente, vale lo stesso principio: IT Wallet, tra l’altro, a differenza del Green Pass non genera un codice ex novo, né introduce nuove funzionalità per cui il documento digitale risulta necessario. Patente e tessera sanitaria (a queste si aggiunge anche la carta per la disabilità) verranno impiegate – anche dal 2025 in poi – indifferentemente per gli stessi utilizzi a cui sono servite fino a questo momento e il tutto si potrà fare sia in modalità cartacea, sia in modalità digitale.

Eppure queste teorie stanno trovando spazio, alimentate anche da gruppi che si battono per contrastare l’introduzione del 5G e da alcuni organi di “informazione” che non esitano nel realizzare titoli roboanti in cui parlano di “controllo totale”. I punti su cui bisogna monitorare IT Wallet non sono questi: occorrerà vigilare, ad esempio, sulla tenuta delle infrastrutture digitali per evitare attacchi hacker e, soprattutto, insistere sulla sovranità del dato (questione che, almeno da questo punto di vista, sembra essere stata disciplinata dalla legge che ha introdotto il portafoglio digitale e che ha affidato ad Agid e a Poligrafico Zecca dello Stato la progettazione e la manutenzione della piattaforma).

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