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Октябрь
2024

Giovane muore investito, ma dopo 24 ore l’identità della vittima è ignota

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Travolto da un’auto e ucciso nella notte lungo una via, stretta tra i campi, che collega la zona Sud di Udine con l’abitato di Pavia di Udine.

Vittima un giovane, probabilmente uno straniero secondo i primissimi accertamenti dei carabinieri, che non è ancora stato compiutamente identificato perché non aveva con sé documenti.

La tragedia della strada è avvenuta attorno alle 22.30 di lunedì lungo l’ex strada provinciale 2, che in quel tratto prende il nome di via Udine. Una direttrice che collega la regionale 352, poco dopo la grande rotonda di Paparotti, con il paese.

L’uomo, secondo gli elementi raccolti finora dai militari del Radiomobile della Compagnia di Palmanova, era a piedi quando è stato urtato da una macchina e sbalzato sull’asfalto a metri di distanza.

L’automobilista, un 23enne residente a Udine che era volante di una Lancia Y, si è fermato a prestare soccorso. Il ragazzo, come prevede la legge in tutti i casi di incidenti con feriti, è stato sottoposto al test alcolimetrico, risultato negativo. Le cause e l’esatta dinamica dell’incidente sono ancora tutte da chiarire.

Durante le operazioni di rilievo, i carabinieri hanno trovato una tessera che sembrava una carta prepagata e che riporta un nome bulgaro. Da quel dato sono poi partite le indagini che però, almeno fino alla serata di martedì, non avevano portato a una sicura identificazione della vittima.

Le verifiche continueranno nella giornata di mercoledì 16 ottobre. Gli investigatori sono in contatto anche con l’ambasciata bulgara. «Purtroppo non si sa ancora molto di quel giovane – ha spiegato il sindaco di Pavia di Udine, Beppino Govetto –, i carabinieri stanno ancora lavorando. Nel pomeriggio era stata fatta un’ipotesi che sembrava portare nel Cividalese, ma poi non sono stati trovati riscontri.

Più in generale, senza alcun riferimento a questa tragedia la cui dinamica deve essere ancora definita, posso dire che di recente è stata evidenziata la necessità di mettere in sicurezza alcune strade ex provinciali, ora di competenza dell’Edr, l’ente di decentramento regionale.

Si tratta di direttrici che conducono nei centri abitati, nelle varie frazioni e che spesso sono dei rettilinei: per alcuni di questi la gente ha chiesto di valutare l’installazione di dispositivi volti a limitare la velocità e di migliorare la visibilità.

É il caso non solo di via Udine, ma anche di via Crimea a Percoto e di via Lumignacco a Risano».

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