Migranti, la Ue esalta il modello Italia-Albania. Von der Leyen zittisce il Pd: “Una lezione…”
Nelle stesse ore in cui partiva la prima nave verso Tirana e il Pd e la sinistra gridavano alla deportazione, allo spreco di soldi, al flop del trasferimento dei primi 16 migranti, ieri la presidente della Commissione Ue, quella “di sinistra” che però copia la destra, Ursula von der Leyen, si mostrava entusiasta del modello Italia-Albania e dell’avvio dell’operazione. Al punto da sbilanciarsi: “Dobbiamo fare anche noi così…”. Povera Schlein, povero Conte, povero Fratoianni, zittiti da Bruxelles, non dalla sezione di FdI di Colle Oppio.
Migranti, Von der Leyen e il modello Italia-Albania
Nelle politiche migratorie Ue “dovremmo continuare a esplorare possibili modi per procedere per quanto riguarda l’idea di sviluppare hub di rimpatrio al di fuori dell’Unione, soprattutto in vista di una nuova proposta legislativa sul rimpatrio. Con l’avvio delle operazioni del protocollo Italia-Albania, saremo anche in grado di trarre lezioni da questa esperienza nella pratica“, scrive, nella consueta lettera ai capi di Stato e di governo Ue in materia di migrazioni, la presidente della Commissione Europea. Ursula von der Leyen spiega di aver “incaricato la commissaria per gli Affari Interni e la Migrazione di orientare le riflessioni su soluzioni operative che aiuteranno a contrastare l’immigrazione illegale e ad affrontare le proposte avanzate da molti Stati membri in questo ambito, rispettando i principi e i valori dell’Ue, gli obblighi derivanti dal diritto internazionale e la protezione dei diritti fondamentali, garantendo al contempo soluzioni sostenibili ed eque per i migranti stessi”. “Ci siamo già impegnati a rivedere, entro l’anno prossimo – aggiunge – il concetto di Paesi terzi sicuri designati. L’Unhcr e l’Oim sono pronti a collaborare con l’Ue su un approccio che includa l’intero percorso, aiutando coloro che cercano asilo senza dover intraprendere viaggi pericolosi attraverso il Mediterraneo”.
Rama: “Competenza italiana sul centro di accoglienza”
Le strutture per l’accoglienza dei migranti in Albania, parte dell’accordo stipulato tra Roma e Tirana, sono totalmente di “competenza italiana”, “dalla costruzione alla gestione” all’ “intero processo di arrivo, fino a sistemazione, registrazione ed elaborazione delle domande dei migranti”, ha dichiarato al Corriere della Sera il premier albanese Edi Rama all’indomani della notizia secondo cui è partita la prima nave con migranti verso l’Albania, “Libra” della Marina Militare, con il primo gruppo di persone destinate ai nuovi centri allestiti nel Paese balcanico. La scorsa settimana sono diventati operativi i centri di Schengjin e Gjiader dove dovrebbero essere ospitati i migranti. Rama ha aggiunto che i centri potranno ospitare “non più di 3.000 persone contemporaneamente” e “la durata del soggiorno dipenderà dai tempi delle procedure dello Stato italiano” e all’interno ci saranno solo forze di polizia italiane, come si applicherà “soltanto” la legislazione “italiana”.
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