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Октябрь
2024

Progetto per il palasport Carnera, chiesti i contributi alla Regione: formalizzata la richiesta di 20 milioni

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UDINE. La scadenza, come da emendamento approvato in estate, era fissata all’8 ottobre, cioè sessanta giorni dopo la pubblicazione della norma sul Bollettino ufficiale della Regione, e il Comune di Udine l’ha rispettata inviando a Trieste formale richiesta di ottenimento dei 20 milioni di euro stanziati dall’amministrazione Fedriga per l’ammodernamento del palasport Carnera.

«L’Apu ha presentato la sua manifestazione d’interesse a presentare una proposta di partenariato pubblico-privato – certifica il primo cittadino Alberto Felice De Toni – attraverso una società costituita ad hoc (la PalaCarnera 4.0 srl) e noi abbiamo inoltrato formale richiesta di concessione dei contributi stanziati in assestamento di Bilancio. Dal via libera, come ovviamente ci auspichiamo, della Regione, scatteranno i 90 giorni per la valutazione di interesse pubblico che dovremo fornire come amministrazione comunale».

Il progetto

L’opera di ammodernamento dell’impianto dei Rizzi, da un punto di vista tecnico, prevede complessivamente il passaggio da un’area di più o meno 5 mila 140 metri quadrati a una realtà da 21 mila 205: quattro volte tanto. Il costo dei lavori è stato stimato in 44 milioni 103 mila euro cui si sommano 776 mila euro a titolo di oneri di sicurezza. Un parziale al quale va aggiunto un pacchetto di uscite legato a spese tecniche, imprevisti e, soprattutto, oneri legati all’Iva che portano la cifra finale a 51 milioni 868 mila euro.

Il partenariato pubblico privato farà sì che la Regione metterà a disposizione del progetto 23 milioni – tra fondi stanziati nel 2023 (tre milioni) e il grosso iscritto a bilancio nel corso dell’ultimo assestamento estivo approvato a luglio (20) – con i privati, cioè con ogni probabilità i soci che ruotano attorno al mondo Apu, a versare gli oltre 28 milioni mancati. In ogni caso, come messo nero su bianco nella comunicazione della società friulana il contributo dell’amministrazione comunale non potrà essere «superiore alla quota del 49%» del totale.

L’iter

Per quanto riguarda le tempistiche di realizzazione del nuovo palazzetto da 8 mila posti, esaurita la parte di richiesta dei fondi, la società bianconera entro una manciata di settimane dovrebbe depositare il progetto vero e proprio che, successivamente, palazzo D’Aronco dovrà approvare sia in giunta sia in Consiglio certificando l’interesse pubblico dell’intervento. A quel punto, come da norme vigenti, il Comune sarà chiamato a bandire una gara pubblica europea cui potrà partecipare chiunque sarà interessato. Nel caso in cui venisse depositata un’offerta migliorativa rispetto a quella del soggetto proponente (cioè da qualche giorno ufficialmente l’Apu), quest’ultimo avrà il diritto di pareggiare la stessa oppure, in caso di rinuncia, essere rimborsato delle spese sostenute fino a quel momento.

I tempi

Numeri e tempi alla mano, pertanto, ipotizzando più o meno sei mesi per l’espletamento delle pratiche burocratiche e almeno 24 per il rifacimento dei lavori veri e propri, serviranno circa tre anni di tempo affinché il nuovo Carnera possa vedere la luce nella sua versione ammodernata e che dirà definitivamente addio al palasport realizzato nel 1970 e non più adatto ai tempi e alle necessità dello sport contemporaneo.