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Ipsilon istriana estesa all’Albonese: «Progetto fattibile»

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Da tempo ormai da più parti viene sollecitata la costruzione del troncone tra la Ipsilon istriana e il territorio dell’Albonese, rimasto fuori dal progetto originario. Lo ha fatto il mese scorso anche il governatore istriano Boris Miletić, all'apertura della seconda canna della Galleria del Monte Maggiore: «È un intervento oltremodo necessario - ha detto - per far uscire il territorio dall'isolamento stradale e permettergli pari opportunità di sviluppo rispetto al resto dell'Istria, che invece è coperto dall'Ipsilon autostradale».

E finalmente è arrivata la valutazione degli addetti ai lavori: a parlare è stato Christian Santaleza, direttore tecnico di Bina–Istra, la società concessionaria dal 1995 dell'importante arteria. «Il troncone in parola è fattibile - ha spiegato Santaleza al quotidiano Glas Istre - e dopo il completamento della Ipsilon istriana nel 2026 concentreremo gli sforzi sul progetto del nuovo troncone, sicuramente di indubbia utilità. Del resto quel segmento autostradale è previsto nel piano ambientale della penisola. Inoltre la Regione ha già assicurato le risorse per lo studio di fattibilità. Al momento però - ha precisato Santaleza - è troppo presto per parlare di costi e di termini di realizzazione. Da parte nostra valuteremo molto seriamente gli aspetti tecnici e finanziari».

Il direttore tecnico di Bina-Istra è intervenuto anche in merito alla petizione della Dieta democratica istriana con la quale si chiede l'abolizione del pedaggio della galleria del Monte Maggiore. Un pedaggio ritenuto ingiusto, in quanto opere stradali considerate simili in Croazia - come i ponti di Veglia e Sabbioncello nonché il tunnel di Sant'Elia - sono gratuiti. «Non esiste il pedaggio specifico solo per il traforo, ma per i chilometri di autostrada percorsi. Nel caso il traforo venisse escluso dal pedaggio - ha detto Santaleza - verrebbe a crearsi un buco finanziario che metterebbe in discussione il proseguimento del progetto e tutti i lavori potrebbero fermarsi nel giro di tre mesi. Ogni riduzione o taglio di qualche entrata dovrebbe venire compensato con sovvenzioni da parte del bilancio statale. In questo caso verrebbero messi su un piano di disparità coloro che usano e quelli che non usano l'autostrada. Ad ogni modo - ha concluso il direttore tecnico - resta in vigore un regime tariffario agevolato per gli automobilisti delle regioni istriana e litoraneo montana». —