ATP Shanghai, Djokovic: “Che emozione combattere per il 100° titolo in Cina, Sinner è l’avversario da battere”

( a cura di Niccolò Moretti)

Novak Djokovic ha staccato il pass per la finale dell’ATP di Shanghai, al termine di un emozionante match vinto per 6-4 7-6(6) contro Taylor Fritz e adesso il centesimo titolo vinto in carriera dista solo una partita, la finale contro il N.1 del mondo Jannik Sinner.

Vittoria importante per il campione serbo che raggiunge la sua prima finale dopo il vittorioso torneo olimpico, battendo lo statunitense in quasi due ore.

Al termine della partita è intervenuto in conferenza stampa, trattando vari temi come il piacere di giocare in Cina, lo stato di forma del suo prossimo avversario e l’esempio che i campioni rappresentano per i più giovani.

Djokovic: “E’ sempre speciale giocare in Cina, sembra destino trovarsi a combattere per il mio centesimo titolo proprio qui dove in passato ho avuto molto successo e un supporto grandioso. Sono molto grato, specialmente stasera, l’atmosfera era elettrica, le persone mi hanno sostenuto fino alla fine. È fantastico giocare con un’atmosfera del genere, mi carica e mi motiva a spingere ancora di più”.

D: Hai preparato il prossimo ideogramma in Cinese se vinci il match?

“Ogni giorno ricevo alcuni appunti dai miei fan, e ho un paio di caratteri cinesi che vi mostrerò a fine partita se riesco a vincere. Vi mostrerò tutto quello che ho imparato (ride)”.

D: Ieri hai detto di provare dolore al ginocchio sinistro, stasera hai avuto un altro problema oppure era lo stesso?

Djokovic: “È stato un po’ diverso, ma al momento nessuna delle due situazioni mi preoccupa più di tanto, dal momento che sia ieri che oggi sono riuscito a concludere il match, quindi posso dire che ci sono buone notizie”.

D: Quali sono le tue sensazioni in vista della finale? Cosa dovrai fare contro Jannik?

Djokovic: “Beh, non lo condividerò con voi, Jannik negli ultimi 12 mesi è stato il miglior giocatore al mondo, ha giocato un tennis incredibile, davvero solido. È senza dubbio il giocatore da battere, soprattutto sul cemento. Lui conosce il mio gioco, io conosco il suo. Non giochiamo contro Dall’Australian Open. Sono ottimista, avrò bisogno del mio miglior tennis per vincere”.

D: Abbiamo notato che molti bambini tifavano per te durante il match, e sono nati più di 10 anni dopo che sei diventato professionista. Come vedi il tuo impatto sui giovani tennisti?

Djokovic: “Spero di avere un impatto positivo su di loro, di poter essere un buon esempio e un’ispirazione per qualsiasi cosa vogliano fare nella vita. Vorrei trasmettergli i miei valori, essere brave persone, gentili, dedite e che si sforzino di diventare la migliore versione di sé stessi e di godere della vita.

Se poi amano il tennis, per me è ancora meglio, perché in quanto tennista mi piacerebbe vedere sempre più bambini sui campi da tennis, che vengano a supportare noi tennisti, ma anche a giocare, a prendere in mano una racchetta. Ne sono molto contento. Mi sforzo di mantenere un legame con le persone ovunque nel mondo, e sono consapevole che gran parte di ciò che facciamo è per i fan, che pagano i biglietti per venire a sostenerci. Quindi cerco di apprezzare questo supporto e di ricambiare con del buon tennis, e con una buona interazione con loro prima e dopo ogni match”.