Per la leggendaria motonave Ambriabella un futuro da gran turismo
La nuova “Ambriabella” rinascerà con caratteristiche del tutto differenti da quelle della prima edizione 1962.
Il palco di Anywave davanti alla Marittima è una sorta di Hyde Park corner dove transitano gente, idee, progetti in qualche maniera legati al mare.
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Uno degli spunti più attraenti tra quelli echeggiati venerdì pomeriggio riguarda il rilancio del vecchio vaporetto, costruito da Felszegi, protagonista del Golfo fino a metà anni Settanta insieme alla gemella “Dionea”, dal 2009 ormeggiato in Canale navigabile in versione piuttosto délabré.
Stefano Reggente ha fondato Meccano engineering nel 2000 e, insieme ad altri cinque soci – tra cui Marino Quaiat –, ha costituito Nebula, per la quale recupero e restyling di “Ambriabella” rappresentano quasi una ragione sociale. Ieri nel tiepido meriggio sulle Rive ha trasmesso il primo messaggio ufficiale su come pensa di restituire alla barca l’antica freschezza.
«No servizio di linea, no concorrenza a chi oggi è presente nel Golfo – spiega l’ingegnere –, pensiamo a qualcosa di nuovo, a un’unità passeggeri con vocazione turistica, in grado di dialogare con i grandi alberghi e con i tour operator, capace di organizzare crociere adriatiche verso Venezia e verso le coste istriano-dalmate».
E quando la stagione langue – riprende Reggente – l’Ambriabella del futuro potrebbe restare in allenamento fungendo da nave-scuola per il Nautico e per l’Accademia nautica dell’Adriatico. O per ospitare a bordo eventi oppure occasioni istituzionali, perché potrà ospitare 150 persone.
Il contesto sembra abbastanza chiaro, adesso bisogna cercare alleanze e quattrini. Sul quantum Reggente resta inespugnabile: dice che parlare adesso di soldi è prematuro, se prima non si capisce chi vuol partecipare alla spedizione.
È invece più incline ad affrontare i temi tecnico-ambientali, nel senso che “Ambriabella” ritroverà il mare in abito “green”, con propulsione a metanolo. Quel metanolo di cui lo stesso Reggente accennò un anno fa, quando a Montecarlo Meccano ottenne il timbro del Rina su “Orca 65”, progetto di super-yacht ibrido diesel-alcol.
A questo punto, eseguita la marcia d’ingresso, vedremo chi sogna “Ambriabella” giovane e leggiadra come la gemella “Dionea”. —
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