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CiviBank apre in piazza Unità a Trieste.  Calabrò: «Puntiamo a gestire patrimoni»

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CiviBank ha aperto oggi, sabato 12 ottobre, una nuova filiale a Trieste, città dove conta già tre uffici, scegliendo come sede la centrale piazza Unità d’Italia, luogo che rivela da sé l’obiettivo dell’investimento:

«Dare una svolta forte al come la banca si presenta e posiziona nel capoluogo della regione e attirare clientela di fascia alta in termini di patrimonio con conseguenti esigenze di gestione» ha fatto sapere Nicola Calabrò, dg del gruppo Sparkasse – di cui fa appunto parte la banca friulana – alla vigilia del taglio del nastro che è di fatto un evento nell’evento, vista la concomitanza (tutt’altro che casuale) con la Barcolana.

«A tal fine – aggiunge il direttore – abbiamo assunto nuovo personale, con competenze e professionalità specifiche».

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L’inaugurazione di oggi rientra nel piano triennale del gruppo Sparkasse. Un piano che parla di crescita delle filiali e del personale e che si pone per questo in controtendenza. Una rarità nel mondo degli istituti di credito più inclini, ultimamente, a tagli e razionalizzazioni.

Il progetto varato per la banca ducale la scorsa primavera, che traguarda il 2026, prevede infatti l’apertura di tre nuove filiali – Trieste compresa – e l’assunzione di 65 persone, diverse delle quali (60 in tutto ma comprese le sostituzioni delle quiescenze) hanno già firmato un contratto con CiviBank, «che ha dimostrato – evidenzia il dg del gruppo Sparkasse, Nicola Calabrò – anche una notevole capacità di recruiting vista la difficoltà trasversale ai settori di trovare personale».

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Un investimento, quello a Trieste, che è destinato a non restare solo a lungo. Da qui al 2026 verranno infatti aperte due ulteriori filiali, una nel Pordenonese a Fiume Veneto, l’altra a Muggia, e modernizzate quelle esistenti, «sia in termini di layout fisico che di rinforzo dal punto di vista del personale» precisa Calabrò rivendicando come il gruppo bolzanino sia uno tra i pochi, in ambito bancario, «a rinforzare organici e sedi fisiche».

Investimenti finalizzati a migliorare (ancora) i risultati. I conti del primo semestre 2024 hanno chiuso, per Civibank, con 9 milioni di utile netto, il doppio rispetto all’esercizio precedente. «La banca cividalese inizia a contribuire in maniera significativa all’utile netto di gruppo, che si attesta a 60 milioni nel primo semestre» commenta Calabrò, il quale, per la fine dell’anno ormai prossima, prevede un prosieguo in crescita per entrambi gli istituti, confidente tra l’altro rispetto a una ripresa degli investimenti, considerato un primo, ma incoraggiante calo dei tassi di interesse.

Ripresa che, se ci sarà, nel caso delle imprese dovrà misurarsi con i nuovi obblighi (ricadono sulle spalle di oltre 4 mila aziende in Italia) relativi ai report di sostenibilità che saranno determinanti anche ai fini dell’accesso al credito, come ha ricordato ancora Calabrò, assicurando – lato banca – non solo la vicinanza alle imprese in questa, che si annuncia come una piccola rivoluzione, ma anche l’impegno diretto dell’istituto. Impegno che in materia Esg ha visto Sparkasse dare i natali a una newco «che ha realizzato campi di impianti fotovoltaici sufficienti a coprire il fabbisogno dell’intero gruppo (sedi centrali e filiali)».

«Ma la sfida più grande – continua il manager – è stata quella relativa alla riorganizzazione che abbiamo fatto in CiviBank, investendo come detto sulle professionalità, intervenendo sull’organizzazione per seguire in modo più puntuale i clienti, nominando un nuovo dg, Luca Cristoforetti». —

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