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Октябрь
2024

Meloni ai giovani di Confindustria: “Il Piano Mattei appartiene a tutti noi, rimbocchiamoci le maniche”

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Un Piano lanciato dal governo, ma che “appartiene all’Italia”. Il premier Giorgia Meloni è tornata a descrivere il Piano Mattei come un progetto che riguarda tutto il sistema Paese nel suo videomessaggio al 39esimo Convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria, che, sotto il titolo “Orizzonti. Impresa e sviluppo nel Mediterraneo”, ha messo al centro del confronto la strategia italiana per l’Africa e il contributo che può dare il settore privato. “Io penso sia una conferma ulteriore di come il nostro tessuto economico e produttivo capisca l’importanza di questa sfida e sia sempre più consapevole di quanto questo piano sia un’iniziativa strategica di respiro nazionale e io spero anche capace di travalicare i singoli governi e diventare una iniziativa strategica dell’Italia sul lungo periodo”, ha sottolineato Meloni, ringraziando i giovani imprenditori per la scelta.

Meloni ai giovani imprenditori: “Il Piano Mattei appartiene all’Italia nel suo complesso”

Il Piano Mattei, ha proseguito il premier, “è un progetto che questo governo ha lanciato ma che appartiene all’Italia nel suo complesso perché è un progetto nel nostro interesse nazionale, nell’interesse nazionale della nostra storia e nella nostra vocazione geopolitica: guardare al Sud, al Mediterraneo, all’Africa, costruire con i popoli e le nazioni africane un nuovo modello di sviluppo che sia un modello di partenariato, di crescita condivisa, un modello da pari a pari. Questo – ha sottolineato Meloni, rivolgendosi ai giovani di Confindustria – è un punto molto prezioso, perché il successo del Piano Mattei dipenderà anche e soprattutto dallo sforzo che l’intero sistema Italia in tutte le sue articolazioni sarà capace di produrre”.

Il pragmatismo del settore privato a sostegno di un progetto concreto e realizzabile

Il premier ha sottolineato la centralità del tessuto produttivo, spiegando che può offrire idee, “ma soprattutto soluzioni ai problemi concreti perché non c’è nessuno più concreto di chi fa impresa e ogni giorno è chiamato a organizzare il proprio lavoro e programmare gli investimenti per il futuro”. “Il Piano Mattei che abbiamo scritto non è altro che questo, un piano concreto fatto di progetti realizzabili e sostenibili da attuare secondo un cronoprogramma ben delineato e stabilito”, ha spiegato Meloni, rivendicando questo aspetto così fortemente operativo come una “novità” e chiarendo che “di tutto c’era bisogno tranne che dell’ennesimo lungo elenco di buoni propositi o un nuovo grande libro dei sogni”. Poi ricordando che in virtù del suo tasso demografico l’Africa si appresta a diventare uno dei principali mercati mondiali, Meloni ha avvertito che anche noi “saremo chiamati a confrontarci con sistemi economici e produttivi sempre più dinamici e intraprendenti”. “Dinamismo e intraprendenza che – ha detto il premier – non difettano di certo al sistema produttivo industriale italiano, e che sono la base da cui partire per creare sinergie e collaborazioni di medio e lungo periodo con i giovani imprenditori africani”.

L’esortazione di Meloni: “Rimbocchiamoci le maniche”

“Io sono convinta che l’investimento nel capitale umano sia uno dei driver di sviluppo della nostra collaborazione, e non è un caso che la formazione sia proprio uno dei pilastri del Piano Mattei”, ha proseguito Meloni, ribadendo la necessità di “puntare sulla formazione tramite le filiere dei diversi settori produttivi, e io sono certa che il settore privato italiano possa fare la differenza soprattutto su questo”. Il premier, infine, ha ricordato il lavoro di questi mesi per “costruire l’architettura finanziaria” del Piano Mattei, svolto insieme a vari attori internazionali, e ha sottolineato come questo impegno si sommi a quello “per sostenere l’internazionalizzazione delle imprese italiane”. “Insomma, è un grande lavoro che ha sostanzialmente un obiettivo di fondo, costruire insieme alle Nazioni africane nuove occasioni di sviluppo e aiutare i popoli africani a esprimere il loro grande potenziale. È un traguardo che possiamo raggiungere – ha concluso Meloni – solo se mettiamo da parte le dichiarazioni di principio e ci rimbocchiamo le maniche mettendo in ciò che facciamo concretezza, pragmatismo e rispetto per i nostri interlocutori, e so che da questo punto di vista non mancherete di fare la vostra parte”.

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