Ex caserma Prandina a Padova, un milione per abbattere gli edifici
Saranno abbattuti probabilmente entro l’anno gli edifici interni alla Prandina, dove nei prossimi anni sorgerà il nuovo parco delle Mura di San Benedetto.
La giunta comunale ha autorizzato la demolizione delle palazzine dell’ex caserma, finanziandola con circa un milione di euro, che per gran parte (750 mila euro) saranno però a carico di Aps, chiamata a occuparsi di tutto il lato vicino al nuovo parcheggio, da realizzare invece all’inizio di via Orsini.
Il Comune si occuperà del resto, lasciando in piedi solo i tre edifici vincolati dalla Soprintendenza, quindi quelli più vicini a corso Milano e da riqualificare.
I tempi non sono certi, perché l’area andrà bonificata, i lavori affidati e la progettazione riprogrammata tra 60 giorni, ma al massimo si arriverà ai primi mesi del 2025: «È un ulteriore tassello del percorso per arrivare a realizzare il parco delle Mura di San Benedetto», spiega il vicesindaco, Andrea Micalizzi. «Abbiamo finanziato le operazioni di demolizione degli edifici che la Soprintendenza ci ha ordinato di abbattere. Questo fa strada alla realizzazione del parco che abbiamo immaginato a servizio della città e che cambierà completamente il volto dell’area».
Nel frattempo, il primo edificio dell’ex caserma Prandina a essere messo in sicurezza sarà proprio quello di proprietà della Soprintendenza.
Rischia infatti di crollare la storica struttura militare, tra le tre vincolate e interne all’area di via Orsini. Anche il via libera alle demolizioni parte dal comune interesse dei due enti di procedere in sintonia nel percorso di valorizzazione e trasformazione in parco dell’area.
Ma soprattutto dal fatto che il Comune, per le proprie strutture amministrative, potrà garantire un iter veloce delle attività relative alle procedure di appalto dei lavori per il recupero dell’immobile.
Alla Soprintendenza, secondo quanto previsto dalla convenzione, spetteranno la redazione del progetto, la copertura finanziaria dei lavori in appalto e la predisposizione dei numerosi atti amministrativi collegati, mentre l’amministrazione sarà la stazione appaltante. Gli edifici che saranno demoliti sono oggi in condizioni precarie. I tetti e i solai non sono in ottime condizioni ed è urgente abbatterli e rimettere invece in sicurezza quelli vincolati, in vista del recupero funzionale.
Quelli che rimarranno in piedi ospiteranno un bar ristorante e spazi espositivi, culturali e sociali.
Intanto è stata anche affidata la redazione del progetto esecutivo e della direzione dei lavori del nuovo parcheggio boscato. Aps ha scelto la padovana “Sa Sviluppo”: l’azienda di Limena è l’unica ad essere stata consultata da Aps Holding, che avrà la gestione di quel park e anche gli oneri della progettazione, accettando un affidamento di 104 mila euro. Il nuovo parcheggio dovrebbe contenere al massimo 300 posti auto.