G7 Industria a Roma: politica industriale e innovazione al centro, accordi globali su AI e semiconduttori
La politica industriale deve essere centrale e ha bisogno di collaborazione e rapidità nelle risposte. Ecco cosa è emerso chiaramente oggi durante il G7 su Industria e Innovazione Tecnologica a Roma a Palazzo Brancaccio. L’Italia è presidente di turno fino al 31 dicembre e questo significa incontri interministeriali in agenda, oltre vertice dei leader che si è svolto in Puglia lo scorso giugno.
Il G7 Industria di Roma ha segnato un passo verso una maggiore cooperazione internazionale in settori strategici come intelligenza artificiale, semiconduttori e tecnologie green, ponendo l'accento sull'importanza di risposte rapide e coordinate alle sfide globali, inclusa la sicurezza nelle catene di approvvigionamento e la resilienza industriale. "La politica industriale, ne siamo tutti consapevoli, ha assunto una rinnovata centralità a livello di G7, all'interno dei nostri rispettivi paesi e, per quanto ci riguarda, dell'Unione europea", ha detto il ministro italiano delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso che ha aperto i lavori. Tra i partecipanti ai tavoli la Segretaria al Commercio degli Stati Uniti, Gina Raimondo, e la vicepresidente esecutiva della Commissione europea, Margrethe Vestager. Accanto ai Paesi del G7, sono intervenuti anche delegati di Paesi “outreach” come India, Corea del Sud, Paesi Bassi ed esponenti di nazioni africane, coinvolti in un innovativo progetto legato all’intelligenza artificiale.
Il tema centrale della prima sessione è stato il rafforzamento delle relazioni tra i Paesi del G7 e l'Africa, attraverso l'AI Hub per lo Sviluppo Sostenibile, un'iniziativa che punta a integrare l'intelligenza artificiale nei processi produttivi africani. L’obiettivo è stimolare la crescita industriale, tecnologica e sociale, in linea con i principi del "Piano Mattei" promosso dal governo italiano. Urso ha descritto l’AI Hub come una piattaforma che vedrà la luce nel 2025 e sarà sede di collaborazioni tra governi, aziende tecnologiche e organizzazioni internazionali per promuovere l'innovazione e la sostenibilità in Africa. L'Hub si concentrerà su settori chiave come agricoltura, sanità, infrastrutture ed energia, con la partecipazione di startup africane.
La seconda sessione ha invece spostato l'attenzione su sfide globali come la crisi delle catene di approvvigionamento, con particolare riferimento all'industria dei semiconduttori. Il ministro Urso ha sottolineato l'urgenza di una risposta coordinata per rendere le catene del valore più resilienti, proponendo la collaborazione in progetti di ricerca industriale congiunta con la Corea del Sud e i Paesi Bassi. Il focus è su semiconduttori più efficienti e sostenibili, con l'auspicio di estendere il metodo di lavoro anche ad altri settori cruciali come le tecnologie green e l'automotive. L'obiettivo è garantire che la produzione di semiconduttori avvenga in ambienti sicuri e affidabili, per evitare future crisi come quelle vissute durante la pandemia.
Un altro punto saliente della discussione ha riguardato la politica industriale europea nel settore automotive, dove Urso ha ribadito la necessità di investimenti comuni per garantire la competitività a livello globale. Ha inoltre proposto di anticipare al 2025 la revisione del regolamento europeo sulle emissioni di CO2 dei veicoli leggeri, evidenziando l'importanza di una strategia che punti alla neutralità tecnologica e all'autonomia nelle tecnologie green.
Il summit di Roma, che segue l’incontro di Verona dello scorso marzo, ha quindi affrontato una serie di questioni fondamentali per il futuro dell'industria globale, con l'obiettivo di consolidare la collaborazione tra i Paesi del G7 e quelli emergenti, soprattutto in Africa e Asia. La firma di un memorandum di collaborazione sull'AI Hub con l'UNDP e l'Unione Internazionale delle Telecomunicazioni è stata il simbolo di questo impegno congiunto verso uno sviluppo sostenibile e tecnologicamente avanzato.
Ad Ancona intanto è in corso il G7 Salute. Due giorni per parlare, tra l’altro di architettura sanitaria globale e prevenzione, preparazione e risposta alle pandemie; invecchiamento sano e attivo attraverso la prevenzione lungo l'arco della vita e innovazione e antibiotico-resistenza. L'obiettivo dichiarato: “individuare strategie dirette ad affrontare adeguatamente le crisi e le sfide attuali che hanno gravi costi sociali ed economici, contrastando le diseguaglianze e promuovendo la salute come valore e punto di forza della società". Alla fine del G7 si arriverà a un impegno comune per garantire una vita sana a tutti e all’adozione di un Policy Brief sulle opportunità offerte dall'intelligenza artificiale.