Barcolana Sea Chef: nove chef protagonisti in mare all’insegna della creatività
Portando dietro ai fuochi e dentro i piatti il vero spirito marinaresco che anima la Barcolana, ieri sera è andata in scena la decima edizione della Barcolana Sea Chef, la serata più glamour della Coppa d’autunno, quest’anno ambientata nella suggestiva Sala Panorama del Centro congressi di Portopiccolo.
A divertirsi e confrontarsi amichevolmente sono stati nove super-chef, orchestrati dall’elegante Francesca Barberini, food writer e autrice di noti programmi. In generale, tra i piatti proposti, hanno vinto la semplicità e i sapori riconoscibili. Come quelli firmati da Franco Favaretto, chef del ristorante Baccalàdivino di Mestre, che ha usato per le sue frittelle il bertagnin, immergendolo nella tipica pastella veneziana e friggendolo.
Il vero fine dining si è espresso nel “Pomo d’oro” di Salvatore Bianco (La Terrazza, Hotel Eden Roma), che ha giocato su un ingrediente arcinoto di Napoli, sua maestà il pomodoro, proposto in tre assaggi dove sono protagoniste più varietà campane. Alessio Longhini (Ca’ Apollonio Gourmet) ha presentato “Sgombro marinato con erbe del nostro orto maionese di cozze, rabarbaro e alloro”. Inconsueto il frico proposto da Terry Giacomello del Ristorante Nin che giustifica con il contesto l’anomalo inserto di un’acciuga nel soffice fagotto di Montasio. Semplicità vincente anche per i tortelli di patate affumicate burro al finocchietto selvatico e guazetto di mare di Iside De Cesare, patron insieme al marito Romano Gordini, de La Parolina di Trevinano (Viterbo).
Un’altra versione del Baccalà mantecato, soffice di polenta bianca veneta, brunoise di funghi porcini e finferli, asparagi di mare, con Giancarlo Morelli. Appagante l’anguilla alla griglia, polenta bianca e fritto di lattuga di mare di Maria Grazia Soncini del ristorante La Capanna di Eraclio. Chiudono il menù, con il consueto guizzo di creatività ed estro culinario, stavolta con piacevoli note amare, Matteo Metullio & Davide De Pra (Harry’s Piccolo Restaurant & Bistrò): hanno presentato “Scampo croccante, la sua polvere, caffè, alghe, anemoni di mare”. Diego Crosara, pastry chef, esce dagli schemi con la portata dolce: lampone cioccolato e salicornia.
Prima di passare a mestoli e casseruole, al mattino gli chef avevano pure avuto modo di misurarsi con timoni e derive. Tre le prove disputate, la vittoria è andata a Morelli, seguito da de Cesare e Bianco. In barca con gli chef, un gruppo di velisti locali. —