Centro islamico a Montebelluna, stop dal Tar. Ma c’è l’accordo col Comune
Il Tar del Veneto ha respinto la richiesta di sospensiva non ravvisandone l’urgenza e si andrà quindi al giudizio di merito sul caso del centro polivalente che l’associazione islamica Attawasol vuole realizzare in un capannone che ha acquistato in via Arsa e su cui incombeva una ordinanza di demolizione dei lavori di adattamento già eseguiti internamente.
Però prima della sentenza del Tar del Veneto, potrebbe arrivare un accordo tra l’associazione e il Comune per risolvere la vertenza che li aveva visti schierati su fronti opposti.
Nelle ultime settimane ci sono state infatti delle mediazioni che hanno aperto la strada ad una soluzione che consenta di proseguire con i lavori di adattamento del capannone a centro polivalente dove saranno ricavati spazi per corsi di lingua, sportello accoglienza, corsi di teatro, preghiera settimanale e altre, soprattutto per coinvolgere i giovani.
Attawasol ha una storia ventennale in città, una storia di attività finalizzate all’integrazione, alla collaborazione con le scuole, con il Comune e con le altre istituzioni. Attualmente ha una sede nel complesso di piazza Parigi.
Ma è piccola e così aveva acquistato un capannone in disuso in via Arsa, aveva presentato una “Scia” in Comune e aveva iniziato dei lavori interni. Solo che dal Comune era arrivata l’ordinanza di demolizione dal momento che non era mai stato dato il permesso di costruzione per interventi in quel capannone, una ex falegnameria, classificata dal piano degli interventi in zona impropria.
Attawasol aveva dunque presentato ricorso al Tar per bloccare l’ordinanza di demolizione e veder accettata la propria Scia e aveva chiesto la sospensiva dell’ordinanza proprio per non dover procedere con la demolizione dei lavori eseguiti.
Interventi che avevano interessato la pavimentazione interna e l’impianto elettrico in particolare. Il fatto che la sospensiva non sua stata accolta e si vada al giudizio di merito ha indotto il Comune a ribadire che le demolizioni e ripristino dei luoghi dovevano essere eseguiti nei tempi indicati. È a quel punto è partita una mediazione che dovrebbe consentire di mettere d’accordo entrambi.
Va detto che alcuni ripristini sono già stati fatti da Attawasol, ma non tutti e quindi ora si punta ad un permesso a costruire in convenzione con parziale sanatoria di quelli che il Comune ha catalogato come abusi, in modo da superare l’impasse e consentire all’associazione islamica di completare i lavori di adattamento del capannone a centro polivalente.
A dare una svolta alla trattativa è stata anche una proposta fatta da Attawasol al Comune di Montebelluna.
Questa la linea dell’associazione islamica ha fatto questo discorso al Comune: anziché demolire quanto poi dovrà essere rifatto e quindi buttare via denaro, quantifichiamo il valore di ciò che dovrebbe essere demolito e il corrispettivo lo diamo come contributo al Comune per interventi in campo sociale o per la realizzazione di qualche opera pubblica.
Una proposta che ha trovato un’apertura da parte del Comune di Montebelluna.
Ora la cifra verrà quantificata e poi sarà presentata la domanda di permesso di costruzione convenzionato con parziale sanatoria che, una volta accolta, consentirà ad Attawasol di proseguire con i lavori e ricavare in quel capannone l’agognato centro polivalente.