QUI CATANIA: i dubbi erano fondati, caso fideiussione chiuso. Testa al campo
45 giorni di inibizione all’indirizzo del numero uno del Catania Rosario Pelligra e del vice presidente/amministratore delegato rossazzurro Vincenzo Grella, più un punto di penalizzazione da scontare in questo campionato. Così ha deciso la giustizia sportiva, sanzionando martedì per una questione analoga anche la Turris. Il “caso fideiussione” conosce la parola fine con il comunicato emesso dalla società etnea, che prende atto delle sanzioni ricevute concentrando ogni attenzione sul rettangolo verde.
Una vicenda che aveva destato preoccupazione tra la fine di luglio ed i primi di agosto, con il patron Pelligra che, attraverso una lettera, chiese scusa ai tifosi rossazzurri sottolineando che il Gruppo Pelligra si era attivato preparando tutta la documentazione necessaria a garantire la fideiussione integrativa a copertura del 40% dell’eccedenza rispetto ad Euro 1.000.000,00 dell’ammontare del monte ingaggi “già settimane fa, inviandola a tutti gli enti preposti”, parlando di un ritardo “causato unicamente da lentezze burocratiche nel trasferimento fra banche”.
In una successiva conferenza stampa, lo stesso proprietario del club disse: “Si è trattato di questioni burocratiche relative alle garanzie prodotte in Australia. C’è stato un rallentamento causato da valutazioni errate dei consulenti che lavoravano – perchè non lavorano più con noi – in Australia. Ci siamo attivati affinchè la situazione si rasserenasse, qualcosa non ha funzionato”.
In seguito le parole del Sindaco di Catania Enrico Trantino in un’intervista concessa ai colleghi di ‘Futura Production’ avevano lasciato presagire il rischio di sanzioni per la società rossazzurra (“C’è una forza tale che speriamo ci aiuti a colmare quell’inevitabile divario che avremo dalle altre squadre per effetto di una penalizzazione che è prevedibile pensare arriverà, sulla base di quello che è accaduto al momento del rilascio della fideiussione”).
Ebbene la penalizzazione è arrivata, il -1 non comporta gravi disagi per la classifica ma qualche motivo d’imbarazzo lo crea, nell’ambito di una questione gestita in modo non impeccabile dai consulenti del Gruppo Pelligra. La squadra era consapevole del rischio, adesso è pronta a scendere in campo con ancora più fame e cattiveria agonistica da riversare sul terreno di gioco. Obiettivo, recuperare quanto tolto dalla giustizia sportiva dando continuità ai risultati ottenuti in questa fase della stagione.
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