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Октябрь
2024

Il Premio San Martino 2024 assegnato a Dino Bridda

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L’11 novembre, nel giorno in cui la città celebrerà il suo santo patrono, sul palco del teatro comunale Dino Buzzati salirà Dino Bridda. Non lo farà per presentare il Premio San Martino, cosa che ha fatto per anni. Ma per ritirarlo dalle mani del sindaco. La conferenza dei capigruppo del Comune di Belluno ha deciso all’unanimità che il premio quest’anno dovesse andare a Bridda.

Giornalista, scrittore, ricercatore, impegnato nell’associazionismo culturale e sociale, alpino, Bridda ha convinto i capigruppo in pochi minuti. La prima scrematura delle candidature, qualche settimana fa, aveva portato ad escludere un nome, per eccesso di firme a suo sostegno (e quindi violazione del regolamento del Premio). Erano rimasti in cinque, fra cui due associazioni. Altra scrematura nel tardo pomeriggio di lunedì, e non c’è stata alcuna discussione sulla scelta unanime di Bridda.

Il Premio San Martino giovani, invece, anche quest’anno non è stato assegnato: stavolta perché non è stata presentata alcuna candidatura. Settantasette anni, Dino Bridda è stato funzionario di un ente di formazione professionale, ed è giornalista pubblicista, in pensione. Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica, è stato fra i pionieri di Radioteledolomiti, la prima radio privata della città, per la quale ha a lungo collaborato.

Intensa e sempre professionale la sua attività giornalistica, con il Gazzettino, RadioPiù, Web Radio Abm - Voce dalle Dolomiti. Oggi è direttore responsabile del mensile “Bellunesi nel mondo”, la rivista dell’Abm, associazione della quale è stato consigliere e vice presidente, ma anche del trimestrale “In marcia” della Sezione Alpini di Belluno (di cui è socio e collaboratore da anni) e del quadrimestrale “Aips Notizie”.

Studioso e profondo conoscitore della storia dell’emigrazione italiana, veneta e bellunese, è autore di numerosi saggi sul tema e ha tenuto anche lezioni nelle scuole per raccontare questa parte fondamentale della storia della provincia.

Ma Dino Bridda non è solo uno stimato giornalista. È sempre stato impegnato nell’associazionismo culturale e sociale. È vicepresidente dell’associazione Amici dell’Archivio storico di Belluno Feltre e Cadore e dell’associazione Ex-allievi dell’Istituto Calvi di Belluno, è socio accademico del Gruppo italiano scrittori di montagna e collabora con la Fondazione Giovanni Angelini - Centro Studi sulla montagna.

Ha scritto articoli, saggi e prefazioni di libri raccontando la storia della città e della provincia, ma anche le tradizioni, la letteratura dialettale, la musica e il canto popolare, di cui è fra i più grandi esperti.

La passione per la musica lo ha visto collaborare con l’associazione per lo sviluppo delle attività corali del Veneto (Asac), di cui è stato vicepresidente regionale, e diventare direttore responsabile del periodico Musica Insieme. Collabora con numerosi cori, conducendo concerti e lavorando a pubblicazioni di settore.

Fra i presentatori e moderatori di eventi più richiesti e stimati, Bridda è anche docente dell’Università degli Anziani/Adulti di Belluno e Agordo e dell’Università della Terza Età dell’Auser di Pieve d’Alpago. E, da lunedì sera, Premio San Martino 2024.[FINETESTO] —

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