Ivrea, da Torre Balfredo a via Moncrava la fibra c’è ma non per tutti
Ivrea
Ci sono vie in città dove la fibra resta ancora un miraggio nonostante sulle mappature disponibili su internet la zona è stata servita con ingenti investimenti pubblici.
Eppure, la fibra ottica è diventata un fondamentale alleato nella vita di tutti i giorni in quanto permette di essere sempre connessi alla massima velocità, sia per lavoro che per svago. Ne sanno qualcosa alcuni residenti di Torre Balfredo, via Lago San Michele, via lago Sirio, via Moncrava. Qui in linea del tutto teorica la fibra c’è, è stata posata da Fiber coop, la società del Gruppo Tim, ma quando il tecnico delle diverse compagnie arriva a casa l’allacciamento fallisce. «Mi spiace signore, ma non c’è nulla da fare».
Se fino a qualche anno fa una connessione Adsl era sufficiente per la navigazione ordinaria, adesso il passaggio alla fibra ottica è un passo obbligato per privati, aziende ed enti pubblici. Potenza e velocità sono due fattori imprescindibili. Non è tanto la collocazione geografica ad incidere sul digital divide, ma la convenienza economica. Se stendo un cavo in fibra ottica su un chilometro ed ho un bacino di utenza di 100mila abitanti, il ritorno dell'investimento è molto più rapido rispetto ad avere poche centinaia se non decine di allacci.
E così in molti in città restano ancora oggi senza fibra. Lo sa bene Luca Tarozzo, titolare del negozio Sc & T Snc di corso Nigra. «Le mancate attivazioni in zone teoricamente servite dalla fibra sono tante – spiega Tarozzo -. Quando inseriamo l’indirizzo con numero civico, il sistema ci dice che in quel luogo la fibra è disponibile. L’iter prevede che prima dell’attivazione del contratto serva che il cliente prenda appuntamento con un tecnico. Ed è lì che il cliente scopre che magari la zona dove abita è sì servita dalla fibra ma manca l’allacciamento per la sua abitazione».
Iniziati nel 2021 per rendere disponibili collegamenti ultraveloci fino a 1 Gigabit/s, i lavori di predisposizione della copertura sono stati quasi del tutto completati nel 2023 per quel che riguarda le zone del Crist, corso Massimo d’Azeglio, via Circonvallazione, via Torino, via Macchieraldo, via Giuseppe Verdi, corso Nigra, piazza Perrone, via San Giovanni Bosco, via delle Miniere. Completati nel 2024 anche i lavori nei quartieri San Bernardo e San Giovanni, e nel territorio che si sviluppa attorno al lago Sirio e a Torre Balfredo. Su questo non ci sono dubbi perché in queste zone gli operai hanno scavato, messo i cavi e ripristinato l’asfalto.
A Torre Balfredo, in via Cigliano, abita Gianpiero Danzo. La scatola di Fiber Coop è stata posizionata a 300 passi dalla sua abitazione. «Quando ho chiesto l’attivazione mi è stato detto che la mia zona era servita, che non ci sarebbero stati problemi – racconta Danzo – poi quando è arrivato il tecnico mi ha spiegato che la connessione era ko. Non solo, mi ha detto che se avessi voluto la fibra avrei dovuto tirare i cavi fino alla mia abitazione, ma pagando di tasca mia la spesa. Assurdo. Eppure, oggi mi trovo a dover usare il mio computer con una connessione, debole e instabile, attraverso la scheda dello smartphone. Per non parlare dell’impossibilità di vedere film sulle piattaforme come Netlix». «Un’ingiustizia – conclude Danzo - perché questo significa che se vivi nel centro di Ivrea o nelle grandi città puoi restare sempre connesso ad alta velocità, se invece vivi in periferia sei condannato a restare fuori dal mondo, a non poter fare smart working».
Non solo internet. Il territorio sconta un altro record negativo. In 550 Comuni montani del Piemonte, 150 dei quali in provincia di Torino (come in Valle Orco), è impossibile ricevere qualsiasi segnale televisivo, a meno di non dotarsi di una parabola o di una Smart Tv da collegare alla banda larga.