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Октябрь
2024

WTA Wuhan, Paolini pronta per l’esordio (ore 14.30): “Le Finals sarebbero un traguardo enorme”

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Tra meno di un mese sarà tempo di volare a Riyadh per Jasmine Paolini. Le WTA Finals la aspettano e no, non ci stiamo portando avanti rischiando una brutta figura. L’aereo per l’Arabia Saudita è infatti già prenotato con accanto Sara Errani perché la qualificazione nel doppio è già stata archiviata in seguito al successo nel WTA 1000 di Pechino. Ora però c’è un altro ‘mille’ e potrebbe essere l’occasione giusta per raccogliere quei punti (non molti) che mancano per festeggiare una doppia qualificazione che sarebbe il giusto coronamento di una stagione da ricordare e da cui ripartire per spingersi ancora oltre. “Le Finals in singolare sono un traguardo importantissimo per ogni giocatore. Cercherò, tra qui e Ningbo, di ottenere i punti che ancora mancano e se dovessi riuscirci vorrebbe dire esser riuscita a centrare un obiettivo enorme“.

Per raggiungere questo traguardo e replicare quanto fatto proprio da Errani nel 2012 e nel 2013, quando Sara arrivò alle Finals sia di doppio che di singolare, servono ancora circa 300 punti a Paolini. Ogni partita a questo punto vale tantissimo, a cominciare da quella di esordio a Wuhan (l’ultimo 1000 della stagione) dove l’azzurra è la numero 3 del tabellone. Jasmine farà il suo debutto assoluto in questo torneo intorno alle 14.30: ad aspettarla ci sarà la giocatrice di casa Yue Yuan, numero 41 del mondo. “Faranno tutti il tifo per lei ma va bene così, è normale. Quando giochiamo a Roma sono tutti dalla mia parte. È il tennis, è lo sport. Spero che lo stadio sia pieno perché come detto sarebbe anche molto bello per il nostro sport”. Non sarà il primo confronto tra le due, incrociatesi anche l’anno scorso in terra cinese (in quel caso a Pechino): Jas riuscì a spuntarla al terzo set dopo oltre due ore di gioco molto combattute.

Nella conferenza stampa della vigilia l’azzurra ha poi parlato delle condizioni di gioco: “Sono abbastanza lente, le palle tendono a gonfiarsi ed è diverso rispetto a Pechino. Qui non avevo mai giocato e non credevo che i campi fossero così lenti. Anche a Pechino lo erano, ma non così”. Un altro tema della conferenza è stato proprio il doppio con Sara Errani: “Mi piace giocare con lei. Quella del doppio quest’anno è stata una bellissima esperienza. Spero di poterlo fare anche il prossimo anno perché credo mi aiuti anche in singolare e conto di poter migliorare ancora su qualche aspetto in entrambe le specialità”. Se questi sono i risultati, su entrambi i fronti, non possiamo che concordare con questa valutazione.