Udinese, già 26 calciatori utilizzati su 31: Runjaic trova risposte positive dalla panchina
Kosta Runjaic sta allargando il concetto di titolarità all'Udinese, e non solo perché finora ha impiegato ben 26 giocatori sui 31 in rosa nelle 9 partite giocate nelle competizioni ufficiali, di cui sette in campionato e due in Coppa Italia. Il dato sarebbe già abbastanza eloquente di per sé, ma è ai minutaggi e al rendimento concretamente espresso dalle cosiddette “seconde linee” che bisogna guardare per scoprire che là dietro, alle sue spalle, il tecnico tedesco ha una batteria di giocatori affamati seduti in panchina, a cui basta una chiamata per farsi trovare pronti e scattanti.
È in questa chiave che vanno lette le statistiche ufficiali della Lega Serie A dopo Udinese-Lecce, la partita che ha confermato proprio il concetto di titolarità estesa, visto che Runjaic ha avuto risposte importanti dai nuovi arrivati e da chi il campo lo ha visto meno. Il tutto, nell’attesa del rientro dei titolari, di quei sei big che corrispondono ai nomi di Thauvin, Payero, Lovric, Kristensen, Giannetti e Sanchez, che con tutta probabilità avrebbero preso posto nell’undici titolari se non si fossero messi di mezzo i problemi fisici.
Scendendo nel dettaglio, le statistiche hanno rilevato delle cifre davvero interessanti, a cominciare da Isaak Touré, il gigante under 21 francese di 206 centimetri che con i 95 minuti disputati col Lecce è già arrivato a quota 195 in Serie A, superando per minutaggio l’infortunato Thomas Kristensen, rimasto ai 187 fino alla sua ultima partita, in quel di Roma. Tourè col Lecce ha giocato 95 minuti in cui ha toccato 49 palloni, raggiungendo il 95% di passaggi riusciti, replicando così la precisione avuta nel fondamentale con l’Inter (96%).
Tra i nuovi sta trovando sempre più spazio anche Jurgen Ekkelenkamp, alla sua seconda da titolare nelle ultime tre partite. L’olandese è sempre stato impiegato in tutte e 7 le giornate e con i 287 minuti giocati sta maturando esperienza. Col Lecce si è distinto per i 15 passaggi giocati in avanti e l’87% di riuscita nei passaggi, ma anche per 5 recuperi, uno in meno dell’esperto Jesper Karlstrom (6) con cui ha diviso il reparto.
La sua parte l'ha fatta anche Arthur Atta, che ha creato un’occasione da gol giocando in avanti sei palloni sui 14 giocati in 17 minuti, con l’88% di passaggi riusciti. Runjaic era ricorso a lui anche nei 20’ finali con l’Inter, trovando il 73% di precisione nei passaggi. Insomma, è già migliorato l’ex Metz, mentre Iker Bravo ha sorpreso per il 100% di perfezione nei passaggi, più dell’impalpabile Brenner che ha chiuso col 71%, giusto per fare un confronto con un diretto concorrente al ruolo.
Con i 16 giocati Bravo è arrivato a 50 minuti in A e soprattutto ha dimostrato di avere una grande attitudine al sacrificio, proprio come quel Keinan Davis ancora catalogabile più tra i rincalzi che i titolari. L’inglese si è sbattuto senza sprecare palloni (93% di passaggi giusti), andando due volte al tiro con altrettanti recuperi. In crescendo anche Oier Zarraga, che ha giocato 12 palloni in più (48) rispetto ai 28 contro l’Inter.