L’ex primaria Laura Favretti torna in Ginecologia a Feltre
A un anno dalla pensione come primaria di Ostetricia e Ginecologia, Laura Favretti torna a collaborare con il “suo” ospedale, il Santa Maria del Prato di Feltre, per l’attività ambulatoriale – massimo 60 ore al mese – e non per i turni di guardia attiva. L’attuale direttore di reparto, Ilaria Pezzani, come si evidenzia in una delibera dell’Ulss Dolomiti, «visto il perdurare della carenza di medici nella disciplina di ginecologia e ostetricia», ha chiesto e ottenuto di poter conferire tre incarichi di natura libero-professionale. Uno è andato a una dottoressa non collocata in quiescenza, Maria Elzbieta Konecka, nata in Polonia nel 1965, che presterà la propria attività interventistica ostetrico-ginecologica e di guardia attiva mediamente per 8 turni di 12 ore mensili. E gli altri a due specialisti pensionati fra cui appunto Laura Favretti, nata ad Agordo nel 1954, e Riccardo Domenico Rolli nato in Argentina nel 1950, quest’ultimo chiamato a fare 14 turni di 12 ore ciascuno al mese.
Solo con il ricorso agli apporti esterni, annota l’azienda sanitaria, può assicurare l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza. Nel mese, comunque, per ciascun professionista non potrà essere superato il tetto di 173 ore di attività complessive.
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Per l’attività ambulatoriale è previsto un compenso di 60 euro all’ora che aumenta a 80 euro per il libero professionista che lavora negli ospedali di Pieve di Cadore e di Agordo, mentre per l’attività di guardia e di sala operatoria il compenso è di 80 euro orari che arrivano a 100 nelle strutture dell’Alto Bellunese. Nell’atto dell’Ulss si evidenzia comunque che questi incarichi vengono attribuiti quando non ci sono specialisti disponibili all’assunzione.
Laura Favretti non farà sala operatoria – nonostante la sua formazione in prestigiosi centri specializzati all’estero, sia in Europa che negli Stati Uniti, con i quali è rimasta in contatto per aggiornamenti e scambi scientifici – ma porterà ancora negli ambulatori la sua esperienza e sensibilità alle problematiche e patologie femminili, come la prevenzione del tumore ovarico.
La conosciutissima professionista è esponente di spicco in seno a Acto Triveneto (alleanza contro il tumore alle ovaie) di cui la sezione bellunese è stata la prima a costituirsi in regione.lm