Grandi dimissioni: le storie di chi ha lasciato il posto fisso. Raccontaci qui la tua esperienza

Il Friuli Venezia Giulia è la regione d’Italia dove si registra il più alto numero di dimissioni volontarie. È questo lo scenario che emerge dall’indagine dell’Ires su dati Inps. Ma oltre i dati, oltre i numeri, ci sono le storie di chi ha scelto di rinunciare al “posto fisso” per seguire sogni, passioni o per chi cerca un maggior equilibrio tra vita privata e impegno sul lavoro.

Non è un fenomeno isolato e, in verità, non riguarda solo il nostro fazzoletto di terra. Anzi. I report delle agenzie del lavoro ci raccontano di una profonda rivoluzione nata dopo la pandemia e che si sta consolidando soprattutto tra i lavoratori della Gen Z (under 25)

Il termine grandi dimissioni

«Great Resignation» è il termine che ha usato Anthony Klotz, professore di Management alla Mays Business School del Texas, per raccontare quello che sta succedendo soprattutto negli Stati Uniti con un record di dimissioni registrate a marzo 2021.

Forbes, nel 2022, ha provato a spiegarlo meglio con un pezzo dal titolo molto esplicativo: «Perché i tuoi dipendenti non vogliono tornare e cosa puoi fare». Le aziende sono in crisi, i dipendenti pure: un’analisi di Microsoft afferma che il 40% della forza lavoro globale sta pensando di dimettersi entro l’anno. «Ma i datori di lavoro che cercano di fermare l’esodo dovrebbero prestare attenzione: gran parte dell’onere è su di loro» ha scritto Fortune.

Perché sarà pure come dice il report di Microsoft: «Il lavoro flessibile è destinato a durare, il panorama dei talenti è cambiato radicalmente, il lavoro a distanza ha creato nuove opportunità di lavoro e offerto più tempo per se stessi».

Le storie

Un fenomeno americano, vero. Ma non solo. Anche in Italia c’è anche chi lascia il posto fisso e decide di dedicarsi a impieghi più a contatto con la natura. Più volte, anche qui in Friuli Venezia Giulia, abbiamo scritto di giovani pronti a reinvestire in agricoltura biologica. O di donne e uomini che fanno un passo indietro sul lavoro d’ufficio per dedicarsi a una vita lavorativa più flessibile.

Per capire meglio il fenomeno delle dimissioni volontarie, bisogna anche capire il mondo del lavoro in cui si muovono. Per questo abbiamo deciso di ridare voce ai lettori. Raccontateci le vostre storie, qual è stato il vostro “piano B” e perché avete deciso di cambiare vita e ricominciare

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