In carcere a Ivrea le pizze a forma di cuore, una giornata con le famiglie
IVREA. In ordine di tempo, l’ultima iniziativa di Cor et amor sul fronte di Costruiamo gentilezza, è stata quella alla casa circondariale di Ivrea. Il percorso viene da lontano: lo scorso anno, la casa circondariale di Ivrea era stata la prima a inaugurare due panchine viola della gentilezza. Erano state realizzate dai detenuti e posizionate una all’interno della struttura carceraria mente l’altra è stata collocata la settimana scorsa nel quartiere San Giovanni di Ivrea per sensibilizzare i cittadini sull’importanza di adottare un comportamento gentile verso il prossimo per poter vivere bene nella comunità.
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La casa circondariale ha voluto dare continuità alla progettualità inaugurando al proprio interno una pizzeria della gentilezza, la prima dentro un carcere. «L’impegno preso – spiega Luca Nardi, presidente di Cor et amor e coordinatore di Costruiamo gentilezza – è di preparare le pizze a forma di cuore su richiesta a prezzo di listino invariato». A insegnare al pizzaiolo del carcere a preparare le pizze a forma di cuore è stato Gabriele Santo, pizzaiolo professionista all’Aquila Nera, anche questa pizzeria della Gentilezza per scelta del titolare Tony Cuomo e della figlia Antonietta. All’Aquila nera sono stati subito disponibili a partecipare all’iniziativa con il carcere perché fare parte della rete nazionale delle pizzerie della Gentilezza significa anche impegnarsi per il sociale.
I primi ad assaggiare le pizze a forma di cuore sono stati gli agenti della polizia penitenziaria, dando il buon esempio. A questo proposito l’ispettrice superiore Giuseppina Gambino, comandante della polizia penitenziaria, ha commentato: «La pizza a forma di cuore rappresenta amore, famiglia e serenità. Un messaggio di speranza». L’inaugurazione è stata l’occasione di un pomeriggio di giochi della gentilezza con i genitori rivolto ai detenuti e ai loro figli minorenni organizzato dalla casa circondariale eporediese con le associazioni Cor et amor, Insieme è di più di Biella e Sogni Scalzi di Cigliano.
Le famiglie hanno vissuto un momento di serenità giocando con un grande telo colorato a forma di pizza, un peluche a forma di cuore, tanti cuori di carta arricchiti con parole che fanno stare bene, le tempere con cui i partecipanti colorandosi le mani hanno creato su fogli delle farfalle. A conclusione dell’attività ludica, i bambini e i ragazzi con i propri genitori, disposti in una lunga tavolata, hanno potuto vivere un momento di unità familiare mangiando pizze (oltre 50) a forma di cuore.
«La gentilezza è una forma di cultura comportamentale, occorre avere il coraggio di diffonderla e praticarla, anche all’interno di un carcere, ritengo che possa contribuire validamente ad una effettiva risocializzazione del detenuto – ha detto Alessia Aguglia, direttrice della casa cirondariale di Ivrea –. Con i giochi della gentilezza, per la prima volta all’interno di un carcere, abbiamo provato a regalare ai nostri detenuti un momento di “normale convivialità». Aguglia e Nardi hanno poi sottoscritto il menù “Pizza & Gentilezza” con cui vengono riconosciute le pizzerie gentili. Erano presenti anche l’assessora di Ivrea Gabriella Colosso,le assessore alla gentilezza Daniela Ferro di Bollengo, Erina Patti di Quincinetto e il garante dei detenuti Raffaele Orso Giacone e Rachela Murdocca, con Jessica Garzin in rappresentanza di Sogni Scalzi.