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Sinner non vuole più correre rischi: il dettaglio durante il trattamento del nuovo fisioterapista Ulises Badio – Foto

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La sicurezza prima di tutto. Per evitare un’altra catena di leggerezze ai suoi danni, Jannik Sinner ha deciso di voler azzerare ogni tipo di rischio. Infatti, il nuovo fisioterapista Ulises Badio ha usato dei guanti protettivi per massaggiare il numero 1 al mondo. Un trattamento sicuro e maggiormente affidale, dopo quanto accaduto con la contaminazione involontaria causata dal Trofodermin, medicinale spray contenente la sostanza Clostebol, proprio durante un massaggio del suo ex fisioterapista, Giacomo Naldi. Sinner – durante l’esordio vittorioso nel Masters 1000 di Shanghai – si è fatto massaggiare dall’argentino con i guanti: un particolare che hai più attenti non è sfuggito. A documentarlo è stato lo stesso Badio, che ha postato lo scatto sui social.

Ferrara e Naldi licenziati: ecco il nuovo team
Per il caso Clostebol, a pagare le conseguenze sono stati appunto l’ex preparatore Umberto Ferrara e il suo fisioterapista Giacomo Naldi, coinvolti nel caso di doping che ha rischiato di travolgere la carriera del tennista numero uno al mondo. Dopo anni di collaborazione, la decisione sofferta ma necessaria. Ferrari è colui che doveva sorvegliare sulla sicurezza di Sinner proprio rispetto a eventuali contaminazioni. Invece era stato lui a portare il Trofodermin, il cicatrizzante contenente Clostebol, in America durante il torneo di Indian Wells. Quel medicinale era stato usato poi da Naldi per curare una ferita al dito, prima di massaggiare Sinner. Così era avvenuta la contaminazione. Dopo che è scoppiato il caso, Sinner ha ufficializzato la separazione. Dopo gli Us Open, il numero 1 al mondo si è affidato a Marco Panichi e Ulises Badio, la coppia che per diversi anni ha fatto parte dello staff di Novak Djokovic.

Caso doping, i risvolti della vicenda
Il medicinale contente il Clostebol – agente anabolizzante e sostanza proibita dall’Itia – è il Trofodermin ed era stato acquistato il 13 febbraio dal preparatore atletico di Sinner, Umberto Ferrara, in una farmacia di Bologna. La crema è stata portata negli Usa: il fisioterapista Giacomo Naldi ha utilizzato la pomata per rimarginare un taglio al dito durante il torneo di Indian Wells. Negli stessi giorni, il fisioterapista ha massaggiato Sinner contaminandolo involontariamente. In che modo? Il tennista soffre di dermatite al piede e alla schiena, quindi spesso sono presenti dei piccoli tagli cutanei: proprio durante i massaggi di routine, la pelle avrebbe assorbito il Clostebol che Naldi aveva sul dito.

Nel frattempo, il caso Clostebol non è ancora chiuso per Jannik Sinner. La WADA (Agenzia mondiale antidoping) ha deciso di fare ricorso alla Corte Arbitrale dello Sport di Losanna dopo il proscioglimento del tennista italiano, scagionato il 19 agosto dalla International Tennis Integrity Agency (Itia). La WADA aveva ancora qualche giorno di tempo per prendere una scelta: la deadline era fissata per fine settembre. E così l’Agenzia mondiale antidoping ha chiesto i documenti all’agenzia indipendente che si occupa esclusivamente di doping e corruzione nel tennis, decidendo dunque di voler andare fino in fondo alla vicenda. Il Tas ha accolto la richiesta e disporrà un arbitrato nelle prossime settimane.

La WADA presenta ricorso: i possibili scenari
Partiamo anzitutto dal comunicato ufficiale. Come si evince, infatti, “la WADA non chiede la squalifica di alcun risultato, salvo quelli già imposto dal tribunale di primo grado”. Al tempo stesso, però, può chiedere una squalifica nei confronti dell’italiano che lo potrebbe tenere lontano dal circuito per 1 o 2 anni. Inizialmente, Sinner aveva perso solo i punti e il montepremi guadagnati a Indian Wells lo scorso marzo. Allo stato attuale e senza una risposta, il tennista altoatesino potrà scendere in campo senza alcuna restrizione. Il CAS (la corte arbitrale dello Sport) dovrà decidere se andare contro la sentenza di primo grado oppure confermarla. Una cosa è certa: i tempi per avere delle risposte non saranno immediati. Per una sentenza di secondo grado, infatti, i tempi saranno molto ampi (almeno 6 mesi). Ora, palla agli avvocati. Intanto Sinner dovrà dedicarsi solo al campo: lui potrà continuare a giocare e sicuramente i titoli conquistati in questi ultimi mesi non gli verranno revocati.

L'articolo Sinner non vuole più correre rischi: il dettaglio durante il trattamento del nuovo fisioterapista Ulises Badio – Foto proviene da Il Fatto Quotidiano.