Disciplina positiva con Irene a Bollengo: «Aiuto a potenziare le abilità dei bimbi»
BOLLENGO
È la fondatrice di Disciplina positiva Italia che ha dato il nome al suo progetto ed attività professionale.
Si chiama Irene Sánchez Guillén, ha 38 anni, vive a Bollengo ed il suo cognome lascia intendere la sua nazionalità spagnola, ma da tanti anni vive in Italia dove si è laureata in Belle arti e specializzata in design. Ha conosciuto l’Italia in Erasmus, se ne è innamorata, “del Paese e di un italiano” (dichiara lei) e ha deciso di rimanerci stabilmente ormai da 14 anni.
I suoi studi c’entrano però poco con il suo mestiere, quello di facilitatrice certificata in disciplina positiva per le famiglie e gli insegnanti di prima infanzia che l’ha appassionata a tal punto da portare in Italia una metodologia nata negli Stati Uniti del 1988 da Jane Nelsen e Lynn Lott. Si tratta di strumenti pratici per accompagnare l’infanzia e la propria vita. Oggi la si insegna in più di 70 Paesi nel mondo.
Come si approccia a questa professione e quante ore al giorno ci dedica?
«La maggior parte del mio lavoro consiste nel creare una rete contattando genitori e insegnanti per mostrare loro questa metodologia e farla conoscere. L’altra parte del mio lavoro è creare i corsi con contenuti che poi pubblico sul mio sito e su tutti miei canali. Non da ultimo la consulenza che dedico privatamente a mamme e insegnanti. Per fare al meglio il mio lavoro, a cui dedico interamente le mie giornate, metto in pratica il metodo anche con mio figlio per comprendere i miei sbagli».
Diciamo che è quindi una vera e propria filosofia di vita oltre che un lavoro. Ma quando e come è nata esattamente questa idea?
«Ho appreso la disciplina positiva in Spagna in cui ho conseguito le mie due certificazioni, rispettivamente per le famiglie e per gli insegnanti della prima infanzia. Da qui mi è letteralmente cambiata la vita tanto da convincermi ad abbandonare gli altri progetti a cui stavo lavorando e concentrarmi solo su questo».
La certificazione le consente di facilitare i corsi e di diffondere quindi il verbo per un modello di vita più sereno…
«Esatto, ho creato la mia pagina e il mio sito proprio per far conoscere la disciplina positiva a un pubblico più ampio possibile così da aiutare tante famiglie. Anche se non sembra, punire o premiare un bambino è molto più complicato come strumento che ascoltarlo e sentire il suo parere e la sua reale esigenza. Quando punisci, premi, ricatti o minacci i tuoi figli, ti stai complicando la vita presente e futura, perché non hanno un controllo di se stessi ma gli serve un adulto che confermi o smentisca se si comportano “bene o male”, non è il risultato che vogliamo ottenere nel lungo termine».
L’obiettivo è quindi quello di riuscire a controllare le proprie reazioni e come ci si pone nei confronti dei bambini?
«Esatto. La disciplina mira alla consapevolezza delle proprie scelte educative fatte di azioni e parole e a capirne l’importanza. Solo comprendendo che si può scegliere si può riuscire a rendere più semplici le cose che sembrano più complicate: occorre però togliersi alcune convinzioni di dosso che ci portiamo dietro da oltre 30 anni. Il che non è immediato».
Sul suo sito scrive: “Se hai figli, sei stanca e hai 20 minuti al giorno, voglio aiutarti a semplificare la tua genitorialità per ritrovare la tranquillità in 8 giorni, senza dover urlare, cedere o fare cose complicate" . Ci può spiegare esattamente in cosa consiste un percorso di 8 giorni e quante ore al giorno ci si debba dedicare a questa Disciplina positiva?
«Si tratta del mio primo corso online “Mamma, falla facile!”. Un videocorso registrato in cui per 8 giorni si ricevono un video al giorno di meno di 20 minuti per capire cosa sia la Disciplina positiva. Si inizia dal capire qual è il proprio stile genitoriale, le necessità basiche dei bambini di appartenenza e contribuzione e come l'incoraggiamento può aiutare a potenziare le abilità dei bambini. È chiaro che non si può educare con disciplina positiva in 24 ore o in 8 giorni, è un processo che deve essere lento ma costante».
A chi è dedicato questo corso?
«Ho creato il corso indirizzandolo ai genitori ma credo lo possa fare chiunque, ho allieve che non hanno figli e lo hanno trovato molto utile, magari sono zie oppure educatrici».
Nel sito si parla di "mamme" ma suppongo ci sia spazio anche per i "papà" oppure è un corso solo al femminile?
«Sono partita parlando alle mamme perché sono quelle che, da statistiche, dedicano più tempo ai bambini ma nei miei corsi sono presenti anche dei papà il che è meraviglioso perché sono totalmente allineati con l’altro genitore e sono benvenuti!»
Quali sono, secondo lei, gli errori più comuni che fanno i genitori nel percorso della genitorialità?
«Ho proprio da poco lanciato un contenuto gratuito che parla dei cinque errori più comuni che facciamo noi genitori quando cerchiamo di cambiare metodo educativo quindi non voglio svelarli in questo momento ma l’errore più grande per me è resta comunque il non mantenere la coerenza. I bambini ci osservano sempre, tutto il tempo, un bambino vede e copia quello che fa l’adulto e molto meno quello che dice. Ad esempio prima diciamo “solo due biscotti” e poi gliene diamo 5 così non si lamenta oppure diciamo di “non urlare” mentre noi stessi urliamo e potrei portare mille altri esempi».
Leggo che si tratta di un percorso registrato da seguire da remoto. È poi previsto anche un momento di confronto con lei?
«Si tratta di contenuti online ma alla fine di “Mamma, falla facile!” ad esempio c’è un confronto di 30 minuti compreso con me per lavorare sulle sfide di quella persona in concreto».
Ha mai pensato di passare dall'online ad uno spazio fisico di Disciplina positiva?
«Sì, certo, ho sempre fatto corsi in presenza e sono determinata a continuare in questo senso perché la Disciplina positiva è esperienziale, chi partecipa non è un semplice ascoltatore ma si lavora e si vive insieme la Disciplina positiva. Non è strano ridere o piangere nei corsi, a volte ti tocca nel profondo e fa scoprire emozioni che non si pensava nemmeno di avere».
Per chi volesse approfondire i corsi si tengono ad Ivrea, Torino, Rivalta di Torino e Aosta.