Che giri fanno due vite?
IL ROMANISTA (T. CAGNUCCI) - A parte la fede, la speranza a qualche virtù teologale di una religione tutta nostra e che non si discute, al tifoso romanista non resta altro in questo momento. Magari domani le cose cambiano. Speriamo. In nove mesi, il tempo di un parto, ci hanno tolto due vite. Che giri fanno? Il 16 gennaio Mourinho, il 18 settembre De Rossi , adesso abbiamo Juric e io, lo dico subito, sono, per forza, il suo primo tifoso. Ma Mourinho per il tifoso romanista era un mondo, la sensazione che ci dava di prestigio, autorevolezza, fascino, orgoglio, sicurezza era ineguale. [...] Anche Daniele De Rossi era, è un mondo: lasciate stare il romanismo, la vena gonfia, il nostro io in campo e il nostro vanto, Daniele De Rossi era un progetto di gioco, una visione sul futuro, un orizzonte di lavoro fra investimenti freschi, tattica, giovani, un rapporto quasi sacrale con lo spogliatoio e, in più, quell’enorme garanzia di sapere che lui era uno che sicuramente avrebbe fatto tutto per la Roma. [...] Juric è stato chiamato da un amministratore delegato per ripicca e contro una bandiera della Roma (usata quindi come straccio) che tre giorni dopo è stata “dimissionata” ; e un dirigente che quando ha parlato, per la prima volta da quando è arrivato, ha detto, fra le altre cose, che tra i motivi per cui è stato scelto Juric è che ha accettato un contratto di 8 mesi. A parte la fede, la speranza e i tifo per Juric e per la Roma cosa ci rimane? [...] Ma diteci chi c’è e quale sarà la direzione, qui in mezzo al mare (manco di Roma) non si vedono sponde e ci sono solo le nostre bandiere , diteci chi c’è e se arriverà qualcuno: a parte questo vuoto dirigenziale, le buche nel cuore e quelle in Scozia. Da golf.
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