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Rogo della Darkem, il Comune di Scarmagno parte civile

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SCARMAGNO

Il Comune di Scarmagno si è costituto parte civile nel processo penale nei confronti di Darkem presso la Corte di Cassazione. Tra gli ultimi provvedimenti approvati all’unanimità dalla giunta comunale di Scarmagno a settembre c’è infatti quello della costituzione di parte civile del Comune di Scarmagno nel procedimento penale pendente innanzi alla corte di Cassazione, in esito ai primi due gradi di giudizio nei quali l’Ente si era costituito quale parte offesa.

La giunta di Adriano Grassino, nella costituzione di parte civile ha tra l’altro richiamato il conferimento dell’incarico (risalente al 2016) all’avvocato Andrea Castelnuovo dello studio legale Castelnuovo-Avetta di Ivrea, a costituirsi nel procedimento penale contro la Società Darkem.

Il procedimento penale è relativo alle gravi conseguenze del devastante incendio divampato la sera del 30 maggio 2016 nel capannone di via Masero 31, nell’area industriale di Scarmagno. di proprietà della società Beta, ma concesso in locazione come deposito di prodotti chimici alla società Darkem, e letteralmente devastato dalle quattro esplosioni che hanno danneggiato anche alcuni edifici limitrofi e ferito alcune persone. Nei due precedenti gradi di giudizio, è stato inoltre ricordato nel documento approvato dalla giunta che: “è stato riconosciuto un risarcimento a beneficio del Comune di Scarmagno e sia opportuna la costituzione anche per il giudizio presso la Corte di Cassazione”.

La costituzione di parte civile nel terzo grado di giudizio nei confronti della Darkem avviene quando non è stato ancora completamente ripulito dalla centinaia di quintali dei vari detriti il terreno, ora in parte bonificato, rimasti per ben otto anni dopo il devastante incendio seguito dalle quattro successive esplosioni che hanno distrutto il capannone della società Beta. L’ultimo intervento di bonifica: selezione, rimozione e smaltimento dei voluminosi detriti: inerti e prodotti chimici, del sito industriale scarmagnese è stato affidato a febbraio 2024 dall’amministratore delegato della società Beta Andrea Verini all’impresa Elite Ambiente di Grisignano di Zocco (Vicenza), specializzata in bonifiche ambientali, recupero e smaltimento rifiuti speciali. La spesa per i diversi interventi di ripristino è stata di circa 300mila euro a carico della Beta. Tutti i ripetuti interventi hanno messo in sicurezza il sito ma, al momento, resta ancora una parte dei detriti all’interno del sito.