L’omicidio suicidio di Tarzo: Giancarlo ha vegliato Cesira prima di uccidersi
Giancarlo Gaio ha sparato due colpi alla moglie Cesira Bianchet, 82 anni: uno al torace, diretto al cuore e l’altro, quello rivelatosi mortale per la donna, alla testa. L’anziano, 89 enne, ha poi puntato l’arma contro se stesso, sparando un colpo andato a vuoto. Poi ha fatto di nuovo fuoco, questa volta al capo, uccidendosi.
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L’autopsia, eseguita martedì pomeriggio dall’anatomopatologo Alberto Furlanetto, ha confermato l’omicidio-suicidio dei coniugi, trovati cadaveri giovedì 26 settembre nella camera da letto della loro casa nella frazione di Colmaggiore di Sopra, nel comune di Tarzo.
Secondo la ricostruzione, la tragedia è avvenuta alle prime ore dell’alba di giovedì, con un intervallo tra l’omicidio e il suicidio.
A questo punto Giancarlo potrebbe aver vegliato sul cadavere della moglie o aver avuto un ripensamento prima di uccidersi. Sui corpi di Cesira e Giancarlo non sono stati effettuati esami tossicologici perché entrambi assumevano farmaci.
Alla base del tragico gesto i problemi di salute della coppia. Ed i coniugi non avevano mai superato il dolore per la prematura scomparsa della loro unica figlia, avvenuta nel 2019.
Ora si attende il nulla osta da parte della Procura per la restituzione delle salme alla famiglia. Il funerale potrebbe essere celebrato sabato a Tarzo.