Pallacanestro Trieste, la dedica a Sveva e la gioia del coach: «Siamo affamati»
Nel segno di Sveva, Trieste batte Milano cominciando nel modo migliore la sua stagione. Splendido l’omaggio della Curva che a 5 anni di distanza ha onorato con uno striscione la memoria di una bambina che resta nel cuore di tutti i triestini.
«La S di Sveva che campeggia sulla nostra divisa è un simbolo a cui noi siamo legati in modo speciale e in cui si riconosce la città intera – le parole del general manager Michael Arcieri –. Significa forza, speranza e amore. È stato un momento speciale ed emozionante. Paolo e Marta sono due persone eccezionali con un cuore enorme e noi siamo onorati di poter essere il veicolo per il loro messaggio. L’iniziativa “Tripla di Cuore” di quest’anno – continua Arcieri – raccoglierà fondi proprio per aiutare l’associazione “Io tifo Sveva” sperando di poter contribuire a migliorare la vita dei bambini e delle famiglie. Sveva vive nel cuore di tutti i tifosi”.
[[ge:gnn:ilpiccolo:14674261]]
Il doveroso ricordo dedicato alla piccola Sveva, lascia poi spazio a una conferenza stampa naturalmente all’insegna della gioia. «Devo ringraziare la città e i tifosi – conclude il gm – perché sono stati fondamentali per sostenerci nei momenti di difficoltà. Sapevamo che Milano sarebbe rientrata nella partita, sono stati al nostro fianco e davvero sono stati il nostro sesto uomo in campo».
Felice anche coach Jamion Christian, che alla vigilia del match aveva sottolineato come, pur con il rispetto dovuto ai campioni d’Italia, la sua squadra sarebbe scesa in campo per giocarsela fino alla fine. Sembravano parole di circostanza, non è stato così. «Abbiamo confermato di essere affamati, questa vittoria dimostra cosa questo gruppo è in grado di fare. Sono felice per la squadra e per i nostri tifosi, non vedo l’ora di poter tornare in palestra per cominciare a preparare la prossima partita contro Napoli. Abbiamo un gruppo di ragazzi eccezionali che ogni giorno viene in palestra per lavorare forte ed essere pronto a competere». —