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Сентябрь
2024

Così San Giorgio Canavese è diventata capitale dei mattoncini con Brick expo

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SAN GIORGIO CANAVESE. E dieci. Decima edizione del San Giorgio Canavese Brick expo, una due giorni al castello di San Giorgio con esposizioni Lego, spettacoli di magia, modellismo, cosplay, fumetti, concerti. L’appuntamento è sabato 5 (dalle 10,30 alle 19) e domenica 6 ottobre (dalle 9 alle 19, biglietto 6 euro, gratis fino a un metro di altezza, 3 euro i cosplayer).

Dieci edizioni di Brick expo fanno emergere storie e bilanci dell’attività. Questo evento nacque sostanzialmente un po’ per caso e un po’ per gioco, nel 2013, da tre amici di San Giorgio uniti dalla passione per i Lego. Silvio Giovetti è uno di questi. Con lui, Roberto Pomatto e Alessandro Nardi. In un paese come San Giorgio, dove è facile fare gruppo e collaborare, l’idea era stata raccolta dalla Pro loco che aveva scommesso su questa passione. Le prime edizioni erano state ospitate al salone pluriuso e subito c’era stato il pienone. Duemila persone in un botto. E chi se lo aspettava?

«Visto il successo dell’iniziativa –ricorda Silvio Giovetti – ogni anno avevamo richieste di nuovi espositori da tutta Italia. Così abbiamo inizialmente ampliato l’area dell’Expo dal salone pluriuso alla palestra lì accanto e all’oratorio». L’ampliamento, poi, è stato anche sui contenuti: «Nel 2017 abbiamo allargato la partecipazione a modellismo, fumetti, cosplayer e tutto quello che riguarda il mondo dei comics ma lasciando i mattoncini sempre al centro». E il gruppo di amici (che si è trovato anche un nome ed è Afol, curioso acronimo di Adult fan of Lego) intanto è cresciuto. Alla prima edizione, Marco Baudino, oggi sindaco, non era neppure in amministrazione, ma faceva parte della Pro loco e ricorda con piacere quell’esordio: «Sì, come Pro loco avevamo sostenuto l’iniziativa e fin dalla prima volta era stata un bel successo. Non ricordo che il paese avesse visto eventi così partecipati. La manifestazione è cresciuta ed è sempre stata autonoma. L’impegno è molto grande e tutti ci mettono l’anima, coinvolgendo fidanzate, mogli, figli, amici e parenti. Il riscontro, però, è quello che rinfranca dalle fatiche perché gli espositori tornano volentieri e apprezzano la passione e il trasporto che sta dietro questa manifestazione. Viene riconosciuta la professionalità nell’ organizzare la manifestazione senza perdere la dimensione familiare e domestica». E adesso, da sindaco? «Sinceramente? Mi sento anche un po’ in difetto perché non riesco ad esserci come prima e so benissimo qual è la mole di lavoro da fare per organizzare manifestazioni come questa. Oggi Brick expo è inserito nel calendario degli eventi delle Tre terre canavesane: è vero che non è un “prodotto” tipico, ma è diventato una caratteristica del nostro paese, che cerca di promuoversi per il meglio in queste giornate, con attività economiche aperte, così come è aperto il museo Nossi rais. Quest’anno, inoltre, si sperimenterà un trenino-navetta che girerà per il paese e salirà al castello, per consentire alle persone di lasciare le auto in sosta fuori dal centro». Il trenino navetta è un esperimento e dovrebbe consentire una maggiore vivibilità del paese. Nel centro storico i parcheggi non sono molti e anche nello stesso parco del castello sono ridotti, per via di alcuni lavori in corso.

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Del gruppo Afol fanno parte anche Gloria Bertotti, Ramona Parasiliti, Jenny Troglia Paulet, Lara Dezzutti, Cristina Baracco, Filippo Arri, Moreno Pavanello, Luca Donatacci, Alex Pinzi, Fabio Cuccè, Angelo Dagrada, Marco Ceretto, Fulvio Giachino. «Guardando indietro – aggiunge Giovetti – direi che il vero salto di qualità lo abbiamo fatto nel 2019, quando l’evento è stato spostato al castello. Inutile sottolinearlo: una cornice perfetta». La pandemia ha cancellato due edizioni. Ma, appena possibile, il Brick expo è ritornato, con più entusiasmo che mai e con un raggio di azione sempre più ampio: «Può far sorridere, ma nel giro degli appassionati, al nome di San Giorgio è legato quello del Brick expo. Abbiamo cominciato con una trentina di espositori e nelle ultime edizioni abbiamo superato i cento: apriamo le iscrizioni e nel giro di una settimana le dobbiamo chiudere perché, pur essendo al castello, abbiamo già tutti gli spazi pieni. Abbiamo avuto espositori da Sardegna, Lazio, Veneto, una volta persino dal Principato di Monaco». Numeri sì, ma vale la pena spendere due parole anche per le creazioni: città fantastiche, castelli, monumenti, una ruota panoramica alta tre metri. Due anni fa c’era un villaggio invernale in corsa per entrare nel Guinness dei primati come il più grande del mondo. Non è tutto: quest’anno sarà al castello anche un espositore che ha appena superato la selezione Lego Ideas. Che significa? Che la sua creazione diventerà un set ufficiale Lego, basato sul film La fabbrica di cioccolato. Nel 2022, sono stati ospiti Bim bum bam con Pietro Ubaldi e il pupazzo Uan e il presentatore Roberto Ceriotti. Il pubblico è affezionato, in media, nel fine settimana del Brick expo arrivano a San Giorgio tra le seimila e le settemila persone. È una due giorni per famiglie, dove tutti si possono divertire.

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Giusto non spoilerare troppo, ma quest’anno? Tra le anticipazioni si sa che si potranno vedere dei bellissimi villaggi giapponesi, un luna park, le frecce tricolori di un espositore di Formia, lo stesso che nel 2022 portò l’Amerigo Vespucci. E poi non mancheranno castelli, città, guerre stellari, supereroi.

In dodici anni, il gruppo degli ideatori si è ampliato. I ragazzi sono diventati uomini, i loro figli sono cresciuti: «Siamo cresciuti anche noi, ma siamo legati a questo evento che sentiamo nostro. E poi c’è una cosa che ci piace tanto di questa manifestazione: ci piace l’amicizia che gira tutto intorno tra espositori. A volte non ci vediamo per mesi, ma in quei giorni sembra conoscersi da sempre». Anche il gruppo Afol ha esposto ottime creazioni: Roberto Pomatto nel 2017 ha riprodotto piazza Ottinetti di Ivrea e la battaglia delle arance, Alessandro Nardi lo Juventus Stadium, lo stesso Silvio Giovetti la torre di Rapunzel e una cittadina londinese anni Venti che, a Verone, ha vinto il primo premio tra 330 esposizioni.