No ai cortei pro Pal, Piantedosi: “Non vietiamo quasi mai, ma non si può autorizzare l’inno all’eccidio” (video)
Vietato manifestare il 5 ottobre pro Palestina, a due giorni del primo anniversario dell’attacco di Hamas contro Israele. Un evento che già per la scelta dei tempi la dice lunga sul tasso di provocazione. La questura della Capitale ha già detto di no. E oggi il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, conferma il divieto e spiega le motivazioni di una scelta ponderata e non certo ideologica.
7 ottobre, la Questura di Roma vieta la manifestazione
“Le autorità di pubblica sicurezza a Roma, come credo nelle altre città, si sono predisposte. Noi non vietiamo quasi mai le manifestazioni, difendiamo il diritto costituzionale di manifestazione del pensiero. Anche per una tendenza a voler gestire il dissenso problematico e critico”, ha premesso il responsabile del Viminale. “Però, con preavvisi che in maniera più o meno allusiva tendevano a celebrare la data del 7 ottobre come l’esaltazione di un eccidio, francamente non era possibile lasciar fare. Ho letto che qualcuno in barba al divieto pensa di manifestare, vedremo. Ma esiste una posizione di principio e una operativa”. Così a proposito del divieto alla manifestazione prevista nella Capitale il 5 ottobre.
Preoccupazione? “Se siamo preoccupati? Lo siamo nel senso che tutto ciò che è impegnativo ci preoccupa”, risponde Piantedosi ai giornalisti . “Anche le notizie che arrivano da quel fronte, anche libanese, non sono rassicuranti, con tutti i riflessi che possono avere nell’acuire le contrapposizioni in termini di ordine pubblico. Ma noi siamo consapevoli di fare tutto quello che è necessario fare”.
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